Maria Kolesnikova, oppositrice del presidente Alexander Lukashenko, è stata arrestata mentre tentava la fuga dal paese. Ad affermarlo martedì sono le autorità bielorusse.
La 38enne era scomparsa il giorno prima a Minsk, "rapita" secondo i suoi parenti e caricata su un veicolo contro la sua volontà. Anche altri due membri del consiglio di coordinamento dell’opposizione risultavano irraggiungibili.
Secondo il viceministro dell’Interno ucraino, l’episodio era invece un tentativo fallito di esilio forzato: le autorità bielorusse stavano cercando di espellere i tre oppositori, quando Kolesnikova si è rifiutata di essere esiliata e ha strappato il passaporto per bloccare l’operazione.
Dopo l’inizio della campagna pe le elezioni presidenziali, due candidati sono stati arrestati e non sono ancora usciti di prigione, mentre altri sono stati costretti a fuggire o esiliati all’estero.
Bielorussia, il mistero dell'oppositrice rapita
Telegiornale 08.09.2020, 22:00