Il Governo indonesiano ha chiesto aiuto lunedì alla comunità internazionale, in seguito al terremoto e al conseguente tsunami che hanno devastato l’Isola di Sulawesi, provocando finora la morte di oltre 800 persone (832, secondo l’ultimo bilancio ufficiale, non ancora definitivo dati i numerosi feriti e dispersi, e oltre 1'200 secondo le cifre delle ONG).
RG 07.00 del 01.10.2018: il servizio di Alessandro Ursic
RSI Info 01.10.2018, 09:31
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Per il paese si sta infatti rivelando molto difficile garantire gli aiuti di prima necessità nelle zone colpite dalle calamità. I soccorritori faticano a raggiungere le aree più colpite dove, secondo l’agenzia per la gestione delle catastrofi naturali, centinaia di persone sono ancora intrappolate sotto i detriti degli edifici crollati a causa del sisma.
L'Indonesia chiede aiuto
Telegiornale 01.10.2018, 14:30
Decine di organizzazioni non governative sono già sul posto. L’Unione europea ha inoltre sbloccato 1,5 milioni di euro per aiuti umanitari, mentre la Svizzera si è già detta disponibile sabato a prestare assistenza, ma Jakarta non ha per il momento dato seguito alla proposta di Berna.
Una cellula di crisi è pronta ad intervenire, ha precisato Manuel Bessler, capo del Corpo svizzero di aiuti umanitari, ai microfoni della RTS. Fino a 20 persone potrebbero partire già oggi, lunedì, alla volta dell’Indonesia per partecipare alla fase di ricostruzione, soprattutto per quanto riguarda il ripristino dell’acqua potabile, la costruzione di alloggi e il sostegno medico.
Doppia catastrofe in Indonesia
RSI Info 01.10.2018, 14:39
Detenuti evasi
Sono oltre 1'200 i detenuti evasi da diverse prigioni indonesiane, approfittando dei danni e dalla conseguenti sospensioni delle misure di sicurezza causati dal terremoto e dall'onda anomala che ha investito Sulawesi. Lo ha confermato il Governo centrale.
ATS/ludoC
Allarme tsunami: qualcosa non ha funzionato?
Quattordici anni dopo lo tsunami del dicembre 2004 che fece 230’000 morti in Indonesia, India, Sri Lanka e Thailandia, il sistema d'allerta sembra aver fatto cilecca. Come spiegare che l'allarme sia stato revocato prima dell'arrivo dell'onda gigante sulle rive dell'isola di Sulawesi? Il professor Domenico Giardini del politecnico di Zurigo, sismologo, spiega che “bisogna distinguere innanzitutto cosa si intende per allerta: nell’area dove si sente la scossa, l’allerta migliore è la scossa stessa”. Giardini aggiunge che l’ultimo terremoto che si è verificato in Indonesia ha avuto una magnitudo di 7.5 sulla scala Richter: “Terremoti del genere di solito non provocano onde anomale. Ci vorrà un po’ per capire perché c’è stato lo tsunami, anche poiché il terremoto si è verificato a terra, non in mare”.