Il presidente cinese Xi Jinping si è impegnato venerdì a "sostenere qualsiasi sforzo per riportare la pace in Ucraina", secondo una dichiarazione congiunta rilasciata dopo la visita in Cina del presidente francese Emmanuel Macron.
I due Paesi "si oppongono agli attacchi armati contro le centrali nucleari e altri impianti nucleari pacifici" e sostengono l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) "per garantire la sicurezza dell'impianto di Zaporizhia". La dichiarazione congiunta non menziona la Russia né condanna la sua offensiva in Ucraina.
Il testo cita "l'importanza che tutte le parti in conflitto" rispettino "scrupolosamente" il diritto umanitario internazionale.
Giovedì a Pechino, Emmanuel Macron ha esortato il presidente cinese Xi Jinping a "far rinsavire" la Russia in merito all'Ucraina, durante un incontro che si è concluso con un appello ai colloqui di pace.
Da parte francese si afferma che Xi Jinping si sia detto pronto a chiamare il suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky per la prima volta dall'inizio del conflitto, anche se ha detto che lo farà in un momento a sua scelta. Un'iniziativa però che non compare nei verbali cinesi e neppure nella dichiarazione congiunta.
A febbraio la Cina aveva pubblicato un documento in 12 punti in cui espone la sua posizione sul conflitto ucraino. L'iniziativa, a volte vista come un piano di pace, esorta Mosca e Kiev a tenere colloqui. A settembre Pechino non aveva riconosciuto l'annessione unilaterale di quattro territori ucraini alla Federazione Russa né, nel 2014, l'annessione della Crimea.
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