Mercoledì pomeriggio è stato bruciato il Corano davanti alla moschea di Medborgarplatsen, a Stoccolma. La protesta ha ricevuto il permesso dalla polizia, che ha accolto la domanda di un cittadino iracheno di 37 anni. Lo ha riportato il media svedese Expressen.
L'autorizzazione è arrivata dopo la sentenza della Corte d'Appello secondo cui era sbagliato che la polizia rifiutasse queste manifestazioni a causa del rischio di un attentato.
Una protesta simile era avvenuta a gennaio per mano di un attivista dell'estrema destra, Rasmus Paludan. L'uomo aveva bruciato una copia del testo sacro vicino all'ambasciata turca nella capitale svedese. Le sue azioni hanno contribuito a uno stallo nei negoziati di adesione della Svezia alla NATO e hanno scatenato proteste nel mondo arabo.
Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha dichiarato di voler ancora aderire alla NATO. La questione ora si prospetta ancora più incerta. Il rogo è "un vilipendio inaccettabile" ha subito twittato il ministro degli esteri turco.
Notiziario 11.00 del 24.01.2023
Notiziario 24.01.2023, 11:16
Contenuto audio