Prosegue la progressiva cancellazione dei diritti delle donne in Afghanistan. I talebani hanno deciso di riaprire le scuole dopo un mese di pausa dovuto al ritiro americano e alla conquista del Paese. Le aule saranno però accessibili solo agli studenti maschi. E questo vale per le elementari, le medie e le scuole superiori. Anche le professoresse non potranno riprendere l'insegnamento nei loro istituti.
E non solo: il regime ha chiuso il ministero per la promozione delle donne sostituendolo con il "ministero per la promozione della virtù e la prevenzione del vizio". In sostanza questo ministero non proteggerà più i diritti delle donne ma controllerà che la popolazione afghana si comporti secondo le regole promosse dal nuovo regime.
Qualche giorno fa, i talebani avevano dichiarato che le donne non possono fare le ministre perché è meglio che restino a casa a fare figli. È ormai chiaro che il proposito di mantenere intatti i diritti delle donne - annunciato dai talebani appena conquistato il Paese - sta via via naufragando. I primi passi del Governo talebano non lasciano intravvedere nulla di positivo per il futuro delle donne nel Paese. E questo potrebbe essere un nodo cruciale per le future relazioni con il resto del mondo.
Lo si evince anche dalle parole di Hamid Mir, che sarà ospite domenica alle 15 a Lugano nell'ambito del Festival Endorfine per una conferenza dal titolo "Osama Bin Laden mi disse...". Il giornalista pachistano è un grande conoscitore dell'Afghanistan, tanto che ha intervistato per tre volte Osama Bin Laden. L'ultima addirittura dopo gli attentati alle torri gemelle.
"Osama Bin Laden parlava in modo pacato, ma le sue azioni erano sempre diverse dalle sue parole. Devo però dire che diverse cose che mi ha detto si sono poi avverate. Nella mia prima intervista – nel 1997- disse che avrebbe sconfitto gli americani in Afghanistan, disse che alla fine gli americani avrebbero aperto un dialogo con i talebani e predisse l’alleanza fra i talebani, l’Iran e la Cina", ha detto ai microfoni della RSI.
Secondo Mir, quanto fatto dai talebani, specie in relazione ai diritti delle donne, porterà loro problemi nel contesto internazionale: "Oggi il Governo talebano deve rispettare e implementare gli accordi di Doha. Deve garantire la rappresentanza femminile e quella di tutte le minoranze etniche. Se non lo farà andrà incontro a dei problemi. Al contrario se si atterranno agli accordi di Doha, poi il mondo potrà riconoscerli".
Concludendo, il giornalista è tornato sulla caduta di Kabul: "Avevo previsto la caduta di Kabul già a giugno di quest’anno, due mesi prima della fuga del presidente Ghani, due mesi prima dell’effettiva vittoria talebana l’ho scritto su diversi media. Allora mi chiedo, se io come giornalista sono riuscito a prevedere la rapida vittoria talebana, perché gli americani non ne erano consapevoli?
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