La Corea del Nord ha guadagnato quasi 200 milioni di dollari lo scorso anno esportando prodotti proibiti in violazione delle sanzioni internazionali. È quanto rivela un rapporto delle Nazioni Unite.
Il documento, presentato al Consiglio di sicurezza dell'Onu, sostiene che il Pyongyang "ha continuato a esportare quasi tutti i prodotti proibiti nelle risoluzioni, tra gennaio e settembre 2017". Alcune spedizioni di carbone sarebbero state consegnate in Cina, Malaysia, Corea del Sud, Russia e Vietnam.
L'inchiesta ha inoltre stabilito "nuove prove di violazioni dell'embargo sulle armi, compreso il trasferimento di elementi per i missili balistici e i programmi di armi chimiche", verso Siria e Birmania: sono state identificate oltre 40 spedizioni di materiale nordcoreano presso il Centro di ricerca e studi scientifici siriano, responsabile del programma di armi chimiche di Damasco, tra il 2012 e il 2017.
Bashar al-Assad ha accettato la distruzione delle sue scorte di armi chimiche nel 2013, ma gli ispettori del disarmo sospettano che la Siria mantenga un programma segreto.
ATS/Reuters/AFP/BRav