Emmanuel Macron rilancia il suo progetto di Europa diversa, più unita e forte anche in materia di sicurezza e meno dipendente da Washington, presentato un anno fa alla Sorbona, ma che non è mai decollato per la congiuntura politico-diplomatica contraria.
In un lungo discorso davanti agli ambasciatori di Francia riuniti lunedì a Parigi, il presidente ha preso atto che Donald Trump non può essere un alleato del multilateralismo ed è sembrato rassegnato al disimpegno americano. Per questo ha invitato i partner a "raddoppiare gli sforzi" per costruire un'Europa forte e autonoma. E ciò anche se nel Vecchio Continente "le estreme crescono e i nazionalismi si sono risvegliati". "È un motivo per abbandonare?” si è chiesto retoricamente. “Certamente no. Invece dobbiamo raddoppiare gli sforzi".
Sul fronte della sicurezza ha annunciato una nuova iniziativa per dotare l'Europa di risorse autonome. "Spetta a noi garantire la sicurezza europea", ha sottolineato, invitando la Russia ad associarsi all'impresa. La cooperazione con Mosca viene però condizionata a "progressi sostanziali" da parte di Mosca sulla "soluzione della crisi ucraina e il rispetto del quadro dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione".
Emmauel Macron ha poi affrontato il tema delle divisioni interne all'Unione Europea; a suo dire "favorite dalla questione migratoria" che dovrà essere coordinata a livello continentale.