Macron avanti su Le Pen

Il presidente francese uscente Emmanuel Macron si è imposto al primo turno delle elezioni presidenziali francesi di domenica, secondo le proiezioni, precedendo di pochi punti la leader di estrema destra Marine Le Pen, che affronterà al ballottaggio il 24 aprile, in quello che promette essere un duello serrato.

Intorno alle 23.30 di domenica il Ministero dell'interno francese ha poi reso noto i risultati parziali (sull'82% degli elettori registrati), secondo i quali Macron ha ottenuto il 27,37% dei voti espressi e Marine Le Pen il 25,62%. Terzo Jean-Luc Mélenchon (19.84%). Macron e Marine Le Pen sono arrivati primo e seconda in tutti i dipartimenti confinanti con la Svizzera. Il presidente uscente ha vinto in quattro dipartimenti, la candidata del Rassemblement National (RN) negli altri due. Il capo dello Stato è davanti alla sua rivale in Alta Savoia, Alto Reno, Doubs e Ain, secondo i dati diffusi dal ministero dell'Interno. In questi quattro dipartimenti, il suo punteggio varia tra il 27,55% e il 30,53%. Il punteggio di Marine Le Pen va dal 20,54% al 27,77%. Nel Territorio di Belfort e nel Jura, la candidata di estrema destra si è imposta rispettivamente con il 27,37% e il 26,29% dei voti. Macron ha ricevuto il 24,07% e il 24,88% dei voti.

Secondo tre stime di diversi istituti, Macron, leader di En Marche, è in testa con punteggi tra il 28,6 e il 29,7%, alla fine di una campagna pesantemente turbata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina.

Marine Le Pen è arrivata seconda, tra il 23,5 e il 24,7% secondo le stime degli istituti Opinionway, Ifop e Harris. Entrambi sono quindi avanzati nettamente rispetto alle elezioni del 2017.

Anche se escluso dal ballottaggio, spicca poi il risultato popolare raggiunto dal leader della sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon (de La France Insoumise), che oscilla tra il 19,8% e il 20,5%, piazzatosi al terzo posto. Mélenchon ha spazzato via i fantasmi di chi considerava possibile che non pochi suoi seguaci votassero Le Pen, in funzione anti-Macron: "Neppure un voto deve andare a Marine Le Pen!", ha gridato dal palco per quattro volte, entusiasmando i suoi sostenitori.

Il polemista di estrema destra Eric Zemmour si attesta invece tra il 6,8% e il 7,1% e Valérie Pécresse dei Républicains neogollisti al 5,1%. La candidata socialista e sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, ha ottenuto appena l'1,9% delle preferenze.

Macron: "15 giorni decisivi per la Francia e l'Europa"

Nella sua prima dichiarazione dopo i risultati del primo turno, Macron ha esortato i suoi sostenitori a creare, "al di là delle differenze", "un grande movimento politico di unità e di azione". "Potete contare su di me per attuare il nostro programma di apertura" e di "indipendenza francese ed europea", ha detto rivolgendosi ai militanti alla Porte de Versailles di Parigi. "Nulla è acquisito, il dibattito che avremo nei prossimi quindici giorni è decisivo per la Francia e per l'Europa".

Sondaggi: al ballottaggio Macron dato vincente

Macron conferma il suo vantaggio su Marine Le Pen in vista del ballottaggio per la corsa all'Eliseo del 24 aprile. Secondo un ultimo studio Ipsos Sopra Steria per Le Parisien, svelato domenica sera, il presidente uscente verrebbe riconfermato all'Eliseo con il 54% delle intenzioni di voto contro il 46 % della sfidante del Rassemblement National, Marine Le Pen. Secondo un altro sondaggio Ifop-Fiducial per TF1/LCI/ParisMatch/SudRadio, il distacco tra i due candidati europeista e nazionalista è più ristretto. Macron vincerebbe le elezioni con il 51% delle preferenze contro il 49% di Le Pen.

Primo turno segnato da una forte astensione

L'astensione è particolarmente forte, tra il 26,2% e il 29,1% secondo due stime, segnando il crescente disamore dei francesi verso la loro classe politica (superiore al 22,2% del 2017, mentre il record è del 28,4% nel 2002).

Marine Le Pen, che è stata sconfitta da Emmanuel Macron nel 2017, non è mai sembrata così vicina alla vittoria, secondo i sondaggi pre-elettorali che le danno una perdita stretta entro il margine di errore.

Emmanuel Macron e Marine Le Pen, dunque, si sono largamente qualificati per il secondo turno delle presidenziali ed entreranno ora nel vivo della campagna presidenziale in vista del ballottaggio del 24 aprile.

Una vittoria di Marine Le Pen potrebbe avere importanti conseguenze internazionali, data la sua posizione anti-integrazione europea e la sua volontà, per esempio, di lasciare il comando integrato della NATO. La sua elezione creerebbe una doppia prima volta: la prima volta che l'estrema destra arriva al potere attraverso le urne e la prima volta che una donna viene eletta presidente.

"Nel 2017, Marine Le Pen non aveva riserve significative. Ora dovrebbe essere in grado di andare molto più lontano. Macron dovrà andare a pesca di voti con Jean-Luc Mélenchon", ha detto il politologo Pascal Perrineau su Arte.

"È una nuova elezione che inizia", ha detto Louis Aliot, uno dei leader del Rassemblement national (RN) di Le Pen, su France 2, invitando coloro che non vogliono un secondo mandato per Macron a "unirsi".

Intanto la candidata dei Républicains, Valérie Pécresse, che al primo turno ha ottenuto il 5,1%, ha invitato a votare per Macron al ballottaggio contro la candidata di estrema destra Marine Le Pen, che accusa di essere "vicina a Putin". "Malgrado le divergenze, voterò per Macron", ha dichiarato Pécresse, evocando il rischio che rappresenterebbe il Rassemblement National all'Eliseo e dicendosi di "assumersi tutta la responsabilità" della sua sconfitta. Anche la candidata socialista alle presidenziali e sindaca di Parigi, Anne Hidalgo, si schiera con il presidente uscente Macron in vista del ballottaggio.

Mentre il leader di En Marche al ballottaggio può contare sul sostegno di buona parte della destra e della sinistra, i calcoli degli analisti dicono che su Le Pen convergerà almeno il 7% dei voti in più rispetto a quelli che prese nella sfida di 5 anni fa: quelli di Eric Zemmour, che stasera ha esortato i suoi sostenitori a votare per lei.