Stefano Delle Chiaie, esponente della destra neofascista, già nel Movimento Sociale Italiano e fondatore di Avanguardia Nazionale, è morto nella notte tra lunedì e martedì all'ospedale Vannini di Roma. Aveva 82 anni. Fu tra i protagonisti degli anni bui della "strategia della tensione", il periodo nel quale, secondo l'opinione di diversi storici, vennero organizzati atti terroristici tra i quali la strage di Piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969) e quella di Bologna (2 agosto 1980), per seminare la paura, giustificare una svolta autoritaria e instaurare poi, con un colpo di Stato, un regime di estrema destra.
Delle Chiaie, in passato, fu coinvolto nelle indagini sulla strage di Bologna (assolto per "insufficienza di prove") e in quelle sulla strage di piazza Fontana (assolto nel 1989 "per non aver commesso il fatto"). Nei primi anni '90 fu anche indagato per alcuni attentati a treni.
Era fuggito dalla giustizia, rendendosi latitante, dal 25 luglio del 1970, giorno in cui era stato chiamato a testimoniare sul ruolo di Mario Merlino nella strage di piazza Fontana, fino al 27 marzo del 1987, quando venne arrestato in Venezuela.
ATS/ANSA/M. Ang.