Oskar Groening, ex contabile di Auschwitz, finirà in carcere per aver contribuito all'uccisione di 300'000 persone. Lo ha deciso mercoledì il Tribunale regionale della Bassa Sassonia, che ha rigettato l'impugnazione della difesa. L’uomo, per decenni, era sempre riuscito a sottrarsi alla pena. La sua difesa era basata sulla tesi che non aveva ucciso nessuno direttamente.
Il 96enne era stato condannato nel processo di Lueneburg del 2015 a 4 anni di reclusione per il suo ruolo di responsabile nella raccolta del denaro dalle valigie dei deportati, che poi rimetteva in circolazione. E mercoledì la corte ha stabilito, sulla base di una perizia, che nonostante l'età avanzata, l'imputato è in condizione di sopportare la pena in carcere, secondo la legislazione tedesca.
ATS/Nad