I tentativi dell'Occidente di spingere l'Ucraina a negoziare con Mosca (nel momento in cui Kiev sta ottenendo una serie di importanti vittorie militari), sono "bizzarri" ed equivalgono a una richiesta di "capitolare". Così Mykhailo Podoliak, un consigliere della Presidenza ucraina. "Quando si ha l'iniziativa sul campo di battaglia è un po' strano ricevere proposte del tipo: non sarete comunque in grado di fare tutto con i mezzi militari, perciò conducete negoziati".
USA: "Finestra di opportunità per i negoziati"
I media statunitensi hanno recentemente riferito del fatto che alcuni alti funzionari USA hanno iniziato a incoraggiare Kiev a prendere in considerazione i colloqui di pace che, finora, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rifiutato poiché chiede il ritiro delle forze russe da tutto il territorio ucraino. "La vittoria militare non è probabilmente, nel vero senso della parola, raggiungibile con mezzi militari", ha dichiarato il 9 novembre il generale americano Mark Milley, sostenendo che esiste "una finestra di opportunità per i negoziati".
Questa idea non ha senso per Kiev, perché la vede come una manovra del Cremlino per ottenere una tregua e preparare una nuova offensiva. "La Russia non vuole negoziati. La Russia sta conducendo una campagna di comunicazione chiamata 'negoziati'", ha detto Podoliak.
L'elenco delle armi chieste da Kiev
Le regioni di Zaporizhia (sud) e Luhansk (est) sono ora le "direzioni chiave" per l'esercito, precisa il consigliere, mentre le autorità ucraine sperano in un aumento delle forniture di armi occidentali.
"Abbiamo ancora bisogno di 150-200 carri armati, di circa 300 veicoli blindati", di circa 100 sistemi di artiglieria, di 50-70 sistemi lanciarazzi multipli, tra cui i temibili HIMARS americani, di cui l'Ucraina dispone già (diverse unità), nonché di "10-15 sistemi di difesa antiaerea per chiudere il cielo". Ha anche citato i missili americani ATACMS, che hanno una gittata di 300 chilometri, mentre la gittata delle armi attualmente a disposizione dell'Ucraina supera a malapena gli 80 chilometri.
Senatori USA chiedono di inviare droni armati
Nel frattempo un gruppo bipartisan di senatori statunitensi chiede all'amministrazione Biden di considerare la possibilità di inviare armi molto efficaci all'Ucraina. In una lettera del 22 novembre, indirizzata al capo del Pentagono Lloyd Austin, 16 senatori hanno infatti richiesto l'invio a Kiev di droni armati MQ-1C, o Greey Eagle, che essendo "complementari con gli attuali sistemi usati dagli ucraini, aumenteranno la letalità", scrivono i senatori.
Il reportage da Kherson
Telegiornale 21.11.2022, 21:00