Dopo gli attacchi mortali contro il leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran e il comandante di Hezbollah Muhsin Fuad Shukr a Beirut, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso televisivo ha avvertito riguardo azioni di ritorsione: “Un prezzo elevato sarà pagato per qualsiasi aggressione contro Israele, indipendentemente da quale parte esse provengano”.
Il premier, rivolgendosi ai suoi cittadini, ha dichiarato: “Abbiamo inferto colpi devastanti a tutti i nostri nemici” e ha poi parlato dell’arrivo di “giorni difficili”, ribadendo che la guerra richiederà tempo e resistenza. In merito alle minacce di rappresaglia da parte dell’Iran e di Hezbollah, ha sottolineato che il Paese è preparato per ogni scenario. Nel frattempo, il vicecapo di Hamas, Khalil al-Hayya, in una conferenza stampa a Teheran ha dichiarato che né Hamas né l’Iran vogliono un’escalation in tutta la regione, ma c’è “un crimine che deve essere punito”.
Netanyahu ha descritto la situazione come una lotta per la sopravvivenza contro gruppi terroristici sostenuti dall’Iran, inclusi Hamas, Hezbollah e gli Houthi in Yemen, ai quali Israele ha recentemente inflitto attacchi significativi.
In Iran, intanto, l’ayatollah Ali Khamenei ha dato ordine di colpire direttamente Israele in risposta all’uccisione a Teheran del leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta il New York Times citando tre funzionari iraniani a conoscenza dell’ordine.
Iran, ucciso il leader di Hamas Haniyeh
Telegiornale 31.07.2024, 20:00