La seconda visita di Benjamin Netanyahu dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, ad un anno e mezzo dall’attacco di Hamas, dopo il fallimento della tregua e la ripresa dei raid contro i palestinesi, si è conclusa con un colpo di scena: l’annullamento della conferenza stampa ufficiale tra i due leader dopo l’incontro nello Studio Ovale.
L’amministrazione non ha fornito un motivo ufficiale ma tra le ipotesi più accreditate c’è quella di evitare le domande dei giornalisti sulla crisi globale e il crollo delle Borse scatenati dai dazi imposti dal presidente americano quando Wall Street è ancora aperta. Ma potrebbe essere anche che i due amici di vecchia data non abbiano trovato un accordo sulle tariffe del 17% contro Israele che Bibi sperava di far annullare.

Le Borse subiscono i dazi di Trump
Telegiornale 07.04.2025, 20:00
Sbarcato negli Stati Uniti direttamente da una visita in Ungheria, il premier israeliano ha avuto un colloquio anche con il segretario al Commercio Howard Lutnick e il rappresentante per il Commercio Jamieson Greer. “Sono il primo leader internazionale ad incontrare il presidente Trump su una questione così cruciale per l’economia di Israele”, ha affermato Netanyahu in un video all’aeroporto di Budapest sottolineando che questo “è il segno della speciale relazione personale e il legame unico tra Stati Uniti e Israele, così vitale in questo momento”.
Israele aveva tentato di evitare la scure dei dazi un giorno prima dell’annuncio del presidente americano cancellando tutte le imposte dell’1% sui beni americani ancora interessati, ma al tycoon evidentemente non è bastato.
Netanyahu: “Elimineremo il deficit commerciale con gli USA”
“Ho assicurato a Trump che elimineremo il deficit commerciale con gli Stati Uniti”. Ha detto Benjamin Netanyahu nello Studio Ovale. “Il libero scambio deve essere un commercio equo”, ha inoltre sottolineato il premier israeliano, aggiungendo che Israele si libererà dei suoi dazi “rapidamente”.