In Sudan, una nuova tregua di 72 ore è entrata in vigore all'alba di domenica. Era stata annunciata sabato dai mediatori sauditi e americani nel tentativo di porre fine ai combattimenti che si sono intensificati tra gli schieramenti.
"Il Regno dell'Arabia Saudita e gli Stati Uniti d'America annunciano l'accordo dei rappresentanti delle Forze armate sudanesi e delle Forze di supporto rapido su un cessate il fuoco in tutto il Sudan per un periodo di 72 ore", si legge in una dichiarazione del ministero degli Esteri saudita.
Si tratta dell'ennesima tregua tra le Forze armate sudanesi e le Forze di supporto rapido (FSR), dopo numerose altre che non sono state quasi mai rispettate.
La tregua arriva alla vigilia di una conferenza internazionale sugli aiuti al Sudan, che si terrà lunedì a Ginevra, sponsorizzata dall'Arabia Saudita. Oltre a fermare tutti i movimenti e gli attacchi per tre giorni, le due parti hanno concordato di consegnare aiuti umanitari in tutto il Sudan.
In questo Paese dell'Africa orientale, uno dei più poveri al mondo, i combattimenti tra l'esercito del generale Abdel Fattah al-Burhane e i paramilitari del FSR, guidati dal generale Mohamed Hamdane Daglo, hanno creato una crisi inestricabile.
Secondo l'ONG ACLED, in due mesi di guerra sono state uccise più di 2’000 persone. Le Nazioni Unite stimano che più di 2,2 milioni di persone siano state sfollate a causa del conflitto e che 25 milioni dei 45 milioni di abitanti del Paese dipendano ora dagli aiuti umanitari per sopravvivere.
Nonostante i tentativi di mediazione condotti da Riyadh e Washington in particolare, non ci sono al momento prospettive di un ritorno alla pace.
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Notiziario 18.06.2023, 10:34
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