Due manifestazioni di uguale portata ma di segno opposto si sono svolte sabato sera a Chemnitz, nella Germania orientale: da una parte la destra populista con 4'500 persone, dall’altra diversi partiti di sinistra, chiese e sindacati con 4'000 partecipanti. Ci sono stati meno disordini rispetto agli scorsi giorni, ma almeno 9 persone sono rimaste ferite. Tra queste diversi giornalisti presenti sul posto e un immigrato afgano, preso di mira da 4 neo-nazisti.
A scatenare le proteste è stata la morte, una settimana fa, di un falegname tedesco di origine cubana per mano di due immigrati mediorientali.
L’opinione pubblica tedesca ora si chiede se quelli dell’estremismo di destra e del razzismo siano fenomeni che riguardano soprattutto le regioni della Germania orientale. Per il ministro degli esteri tedesco Heiko Maas, ad aggravare il problema sarebbe la passività della "maggioranza silenziosa". Intanto un paio di giorni fa il Dipartimento federale degli affari esteri ha invitato i cittadini Svizzeri che si recano in Germania ad essere prudenti in vicinanza delle manifestazioni e a seguire le direttive delle autorità locali.
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