I 27 Stati membri dell'UE hanno concordato giovedì sera di adottare nuove sanzioni contro la Russia in risposta alla guerra di Mosca in Ucraina. Lo ha annunciato la presidenza ceca dell'UE. La Commissione europea aveva presentato il nuovo pacchetto di sanzioni il 7 dicembre, proponendo di aggiungere quasi 200 persone ed enti alla lista nera dell'UE, tra cui le forze armate russe e tre banche.
Bruxelles ha inoltre raccomandato di vietare nuovi investimenti nel settore minerario russo e di inasprire le restrizioni sul commercio di beni a duplice uso, sia civile che militare, con particolare riferimento a sostanze chimiche, agenti nervini e componenti elettronici e informatici.
L'esecutivo dell'UE ha inoltre proposto di vietare l'esportazione in Russia di componenti per la costruzione di droni e di sospendere quattro nuovi media russi, accusati di partecipare alla propaganda del Cremlino.
L'accordo sul nono pacchetto di sanzioni dell'UE contro Mosca è stato raggiunto all'unanimità dagli ambasciatori dell'UE-27 a Bruxelles, a margine di un vertice dei leader dell'UE.
Gli Stati Uniti, qualche ora prima, si erano dichiarati ottimisti sulla possibilità che l'UE raggiungesse l'accordo sul nuovo pacchetto di sanzioni, ma soprattutto avevano espresso soddisfazione per il "livello di cooperazione e di impegno" in questo senso da parte dei partner europei. A sottolinearlo in un briefing con i giornalisti l'ambasciatore James O'Brien, che guida l'ufficio USA per il coordinamento sulle sanzioni.
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