Michael Flynn, ex consigliere per la sicurezza nazionale sotto Donald Trump, dimessosi il 13 febbraio dopo le rivelazioni di ripetuti contatti con l'ambasciatore russo negli Stati Uniti a proposito delle sanzioni di Washington contro Mosca, avrebbe violato la legge in relazione a un suo viaggio in Russia alla fine del 2015.
Stando a quanto dichiarato da Jason Chaffetz, un parlamentare repubblicano alla Camera dei rappresentanti, presidente di una commissione di sorveglianza, l'ex generale non domandò il necessario permesso per assistere al gala a Mosca della rete televisiva Russia Today (vicina al Cremlino), occasione nella quale sedette allo stesso tavolo di Vladimir Putin. Inoltre, nel suo accreditamento di sicurezza a inizio 2016 omise di dichiarare i 33'000 dollari ricevuti quale compenso per partecipare all'evento. Flynn, tramite il suo legale, nega qualsiasi frode.
pon/AFP