Barack Obama aveva ordinato la preparazione di una "cyberoffensiva" contro la Russia come rappresaglia per le interferenze di Mosca sulle elezioni presidenziali statunitensi.
La rivelazione è emersa venerdì da un servizio del Washington Post, in cui si spiega come la decisione finale sarebbe dunque toccata al neo-presidente Donald Trump. L'articolo racconta pure la riluttanza di Obama nel prendere misure contro i russi prima delle elezioni di novembre, "per non peggiorare le cose".
L'amministrazione dell'epoca — raccontano le fonti del quotidiano — era convinta che agire in maniera decisa "avrebbe potuto provocare un'escalation da parte di Vladimir Putin". Ma c'era anche un'altra preoccupazione: quella che un'azione di rappresaglia "potesse essere percepita come una interferenza politica in una campagna elettorale già rovente". L'ex presidente avrebbe quindi lasciato la decisione al suo successore.
ATS/px
Per saperne di più: L'articolo del Washington Post