La Russia avrebbe avuto fino a 200’000 tra soldati morti e feriti nell'invasione dell'Ucraina: una percentuale minore ma significativa di queste perdite è dovuta all'abuso di alcol da parte delle truppe e non a cause legate al combattimento. Lo afferma l'ultimo report dell'intelligence del Ministero della Difesa britannico pubblicato su Twitter.
Il 27 marzo scorso un canale di notizie russo su Telegram aveva riportato un numero "estremamente elevato" di incidenti, crimini e morti legati al consumo di alcolici tra le forze russe dispiegate in Ucraina. Evidentemente, i comandanti russi sanno che l'abuso di alcol è particolarmente dannoso nei combattimenti, ma non riescono a frenarne la diffusione tra i soldati.
E mentre l'Ucraina, oggi 2 aprile, ricorda la liberazione di Kiev e del suo Oblast (comprese le località devastate di Bucha, Hostomel, Irpin, come pure Borodyanka), l'esercito russo è stato costretto a ritirarsi da posizioni in direzione della città di Donetsk, dove le truppe ucraine stanno organizzando le postazioni difensive: l'ha riferito alla televisione ucraina il capo del Centro stampa delle forze militari di Kiev, Alekseyi Dmitrashkovsky. "Il nemico si è ritirato da alcune posizioni in direzione di Donetsk", ha affermato Dmitrashkovsky, "e sta subendo perdite significative".
Fonti occidentali segnalano che l'annuncio del 22 dicembre del capo di Stato maggiore russo Valery Gerasimov di conquistare i confini amministrativi di Donetsk e Luhansk entro il 31 marzo non è stato rispettato: l'offensiva invernale di Mosca nel Donbass, infatti, non ha raggiunto gli obiettivi del Cremlino. Lo scrive nell'ultimo rapporto il think tank statunitense ISW, (Institute for the study of the war).
Gerasimov aveva affermato che l'esercito di Mosca stava concentrando la maggior parte degli sforzi della campagna d'inverno sulla conquista del Donetsk lungo la linea Kupyansk-Svatove-Kreminna-Lyman. L'ISW segnala in un tweet che "l'offensiva invernale russa non è riuscita a raggiungere gli obiettivi del Cremlino di impadronirsi di tutte le regioni di Donetsk e Luhansk entro il 31 marzo".
Russia continua comunque a bombardare le città
Tuttavia, questo non significa affatto che i militari di Mosca stiano rallentando l'azione. Infatti, l'intelligence ucraina evoca concentrazioni di materiale militare russo nell'area di Verkhnetoretsky, 24 km da Donetsk: "Significa che intendono lanciare operazioni militari più vigorose in questa direzione", ha spiegato il capo ufficio stampa delle forze di Kiev.
L'impegno profuso dai russi nell'attaccare l'Ucraina lo conferma del resto il bombardamento con lanciarazzi multipli e bombe a grappolo (vietate dalla Convenzione di Ginevra), da loro compiuto domenica notte su edifici abitativi di Kostyantynivka. L'attacco ha devastato molte abitazioni della località nell'Oblast di Donetsk e ha provocato la morte di sei civili e il ferimento di altri otto. Lo riferisce il capo dell'Ufficio presidenziale ucraino Andriy Yermak.
Secondo Yermak "16 condomini, otto case private, un asilo, svariati edifici di imprese appartenenti allo Stato, le condutture del gas e sistemi legati all'elettricità sono stati danneggiati". Bombardate anche Kherson e alcune località del suo Oblast. Le truppe di Mosca hanno sparato colpi di mortaio anche contro la comunità di Novoslobidska, nella regione di Sumy, domenica mattina. Nell'attacco due persone sono state uccise.
Intanto quasi 78'000 crimini di guerra sono stati compiuti dai militari russi nei 403 giorni d'invasione dell'Ucraina. I reati sono stati documentati dall'Ufficio del procuratore generale iucraino. E, secondo i dati ufficiali dei procuratori minorili, 1'411 bambini sono rimasti vittime dell'aggressione perpetrata dalla Federazione russa. In dettaglio, 467 bambini sono stati uccisi e 944 piccoli hanno riportato ferite di varia gravità.
Ucraina, 400esimo giorno di guerra, arrestato giornalista USA
Telegiornale 30.03.2023, 20:00