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Portland, un morto negli scontri

Ennesima notte di disordini nella città del Oregon; il presidente Trump attacca il sindaco democratico

  • 31 agosto 2020, 09:58
  • 22 novembre, 18:38
01:26

RG 07.00 del 31.08.2020 La corrispondenza dagli USA di Emiliano Bos

RSI Info 31.08.2020, 09:45

  • keystone

"Il solo modo per fermare la violenza nelle città come Portland guidate dai democratici è attraverso la forza". Lo ha twittato, nella notte su lunedì, il presidente statunitense Donald Trump sferrando un durissimo attacco al sindaco della città Ted Wheleer.

"Trump incoraggia la violenza", ha commentato dal canto suo Wheeler nel corso di una conferenza stampa in diretta tv dopo gli scontri nell'Oregon tra i manifestanti antirazzisti e i sostenitori del presidente. "La campagna di paura portata avanti dal presidente è antidemocratica", ha affermato il primo cittadino, commentando l'episodio che ha portato alla morte di un attivista di destra. Trump ha invocato l'intervento della Guardia Nazionale per riportare l'ordine a Portland, definendo il sindaco "un pazzo".

La città statunitense è teatro di scontri tra manifestanti e forze di polizia da oramai tre mesi da quando è montata l’onda delle proteste antirazziste per la morte di George Floyd. Nelle ultime ore c’è però stato un morto dopo gli scontri esplosi tra i manifestanti del movimento Black Lives Matter e i sostenitori pro Trump arrivati in città a bordo di centinaia di furgoni e pickup. Un corteo che ha invaso le strade del centro e organizzato da diverse organizzazioni, alcune di estrema destra. Gli scontri fanno da sfondo anche a un susseguirsi di accuse reciproche tra i candidati alla Casa Bianca, Donald Trump e Joe Biden, a soli tre mesi dal voto.

ATS/ANSA/Swing

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