Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato al vertice euroasiatico di Astana (Kazakistan) che al momento non c'è più bisogno di "attacchi massicci" sulle infrastrutture ucraine. Lo riferiscono le agenzie di stampa russe Tass e Ria Novosti. "La Russia non vuole distruggere l'Ucraina", aveva detto poco prima.
Stando a quanto riporta Novaya Gazeta Europa, il capo del Cremlino ha anche detto che tutte le attività di mobilitazione saranno completate in due settimane e non è prevista alcuna coscrizione aggiuntiva. Delle 300'000 persone che si prevede di mobilitare, 223'000 sono state convocate nell'ambito della "mobilitazione parziale"; 33'000 mobilitati sono già nelle unità e 16'000 sono impegnati nei combattimenti in Ucraina.
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"Non mi pento"
Il presidente russo, stando all'agenzia di stampa russa non governativa Interfax, ha risposto di "no" quando i giornalisti gli hanno chiesto se si rammaricasse di qualcosa per il conflitto in Ucraina. "Voglio chiarire. Quello che sta accadendo oggi è, per usare un eufemismo, spiacevole, ma avremmo avuto la stessa cosa un po' più tardi, solo in condizioni peggiori per noi. Quindi stiamo agendo in modo corretto e tempestivo", ha dichiarato Putin, che a febbraio ha ordinato l'invasione dell'Ucraina scatenando un conflitto nel quale hanno perso la vita decine di migliaia di persone. In Ucraina "stiamo facendo tutto bene".
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"Non vedo la necessità di incontrare Biden"
Il capo di Stato ha poi ammonito: "L'invio di truppe della Nato in Ucraina per un confronto diretto con l'esercito russo sarebbe molto pericoloso e potrebbe causare una catastrofe globale". Putin non vede "la necessità" di colloqui con il presidente statunitense Joe Biden, ha detto lui stesso riferendosi all'eventualità di un faccia a faccia a margine del G20. Il capo del Cremlino ha tuttavia confermato che la Russia è aperta alla prospettiva di colloqui con l'Ucraina.
"Chiuderemo i corridoi del grano se usati per esplosivi"
Putin ha pure messo in guardia la comunità internazionale dopo l'attacco al ponte sullo stretto di Kerch, che collega la Russia alla Crimea: "La Russia chiuderà il corridoio del grano se sarà confermato che gli esplosivi utilizzati sono stati inviati da Odessa", ha detto il presidente russo da Astana, secondo quanto riferisce l'agenzia ufficiale Tass.