24'367 contagiati e 492 morti. Il bilancio del coronavirus in Cina continua a crescere, come comunicato nell’ultimo bollettino diffuso dalla Commissione sanitaria nazionale cinese la sera del 4 febbraio. Nella provincia di Hubei, dove tutto è partito, sono stati registrati 65 nuovi decessi (479 i morti totali nella provincia).
Sempre secondo quanto riferito dalla Commissione, l'80% delle vittime (tra i 36 e gli 89 anni) aveva 60 anni o più e il 75% soffriva già di problemi di salute. La mortalità è salita al 2,1% (0,16% fuori da Hubei), un tasso molto più basso di quello della Sars (9,6%), che causò la morte di 800 persone in tutto il mondo nel 2002-2003, di cui 349 nella Cina continentale e quasi 300 a Hong Kong. I morti per coronavirus al di fuori della Cina sono invece due: un uomo di 39 anni a Hong Kong, di rientro da un viaggio a Wuhan, e nelle Filippine un turista cinese della stessa città. La autorità di Pechino hanno comunicato anche 898 nuovi casi di guarigione.
Almeno 10 contagiati su crociera in Giappone, nave alla rada a Hong Kong
In Giappone almeno 10 passeggeri della nave da crociera Diamond Princess posta in quarantena nel porto di Yokohama sono risultati positivi ai test, una cifra che potrebbe aumentare con ulteriori controlli sulle 3’711 persone che si trovano a bordo. Il ministro della Sanità giapponese Katsunobu Kato ha affermato che le 10 persone risultate positive sono state sbarcate mercoledì mattina e portate in ospedale. Il resto dei passeggeri e dei membri dell'equipaggio sono tenuti a rimanere a bordo per 14 giorni, visto il periodo di incubazione di due settimane.
Secondo quanto comunicato dall'operatore della nave da crociera, la Princess Cruises, circa la metà dei passeggeri sono giapponesi, ma non sono state specificate le nazionalità degli altri. Sempre mercoledì il ministro della salute australiano ha detto al Parlamento che due delle 10 persone infette erano cittadini dell'Australia.
Passeggeri sulla World Dream a Hong Kong
Anche un'altra nave da crociera, la World Dream con i suoi 1'800 passeggeri, è stata messa in quarantena a Hong Kong dalle autorità portuali, dopo che tre suoi passeggeri, sbarcati in Cina il 24 gennaio, sono poi risultati positivi al coronavirus.
Infine in Italia si sono aggravate le condizioni dei due turisti cinesi della regione di Wuhan, ricoverati a Roma presso l'Istituto Nazionale per le Malattie Infettive. La coppia è stata trasferita in terapia intensiva nel tardo pomeriggio di martedì a causa di un’insufficienza respiratoria.