Rajapaksa è rientrato in Sri Lanka

Il deposto presidente dello Sri Lanka, Gotabaya Rajapaksa, è tornato venerdì nella capitale Colombo, ponendo fine al suo esilio in Thailandia. Lo ha riferito un funzionario dell'aeroporto internazionale della capitale cingalese.

Rajapaksa, 73 anni, è stato accolto dai ministri con ghirlande di fiori, sette settimane dopo essere fuggito dal suo Paese sotto l'impulso dell'ondata di proteste che lo additava come il principale responsabile del fallimento economico del Paese.

L'ex presidente era fuggito dall'isola il 13 luglio, quattro giorni dopo che decine di migliaia di manifestanti, esasperati da mesi di difficoltà, avevano preso d'assalto la sua residenza.

Lo Sri Lanka, un Paese di 22 milioni di abitanti, è stato devastato da una crisi economica storica, segnata da gravi carenze di cibo, carburante e medicinali a causa della mancanza di valuta estera per finanziare le importazioni. Mesi di disordini per chiedere il suo allontanamento sono culminati con la sua fuga all'estero su un aereo militare. Rajapaks si è rifugiato prima alle Maldive e poi a Singapore, dove ha annunciato le sue dimissioni.

Il suo visto di 28 giorni era scaduto senza essere rinnovato e le autorità locali thailandesi gli avevano chiesto di non lasciare l'albergo per motivi di sicurezza, tenendolo in arresto "virtuale". Rajapaksa ha perso l'immunità che gli era stata concessa quando era in carica. Di conseguenza, ora, potrebbe essere perseguito penalmente.