Mondo

Russia: Trump evoca nuove sanzioni

Saranno “probabili”, ha dichiarato il neopresidente USA, se Mosca non farà trattative per la fine del conflitto con l’Ucraina

  • 2 ore fa
  • 13 minuti fa
643573125_highres.jpg

Il nuovo capo della Casa Bianca intensifica le pressioni su Mosca

  • keystone
Di: AFP/ANSA/ARi 

Donald Trump ha dichiarato che saranno “probabili” nuove sanzioni nei confronti della Russia, se Mosca non negozierà la fine della guerra con l’Ucraina.

“Stiamo parlando con Zelensky” e “parleremo molto presto con Putin. Vedremo cosa succederà”, ha dichiarato Trump, sottolineando che “la guerra non ci sarebbe mai stata” se all’epoca “fossi stato presidente”. Il nuovo capo della Casa Bianca ha poi aggiunto che gli Stati Uniti prenderanno in esame la continuazione degli aiuti militari a Kiev, che ammontano a decine di miliardi di dollari dall’inizio dell’invasione russa nel febbraio del 2022.

Già lunedì scorso il neopresidente aveva esercitato pressioni su Mosca, affermando che la Russia andrebbe incontro ad una catastrofe, se rifiutasse di negoziare e firmare un accordo di tregua o di pace con l’Ucraina.

Fra dazi e TikTok

Intanto Trump, in materia di commercio, ha messo in guardia i Paesi europei, affermando che “saranno soggetti a dazi” doganali da parte degli USA, se non correggeranno gli squilibri negli scambi. “Ci hanno trattato male” e “se non fai così non si ottiene giustizia”, ha affermato in proposito.

Per quanto invece riguarda TikTok, Trump ha dichiarato di essere favorevole al suo acquisto da parte di Elon Musk, se quest’ultimo intendesse rilevarla dalla società cinese ByteDance. La condizione, ha precisato il presidente, consisterebbe nella cessione di metà della piattaforma agli Stati Uniti, in cambio di una “licenza”.

Grazia al fondatore di Silk Road

Il neopresidente ha infine firmato un nuovo provvedimento di grazia destinato a far discutere. Il beneficiario è infatti Ross William Ulbricht, fondatore di Silk Road, sito qualificato come il “mercato nero del web”. Ulbricht, arrestato dall’FBI nel 2013, venne condannato due anno dopo all’ergastolo per traffico di droga, pirateria informatica e riciclaggio di denaro sporco. Sulla piattaforma venivano venduti illegalmente farmaci, armi e documenti falsi.

Trump aveva promesso di rilasciare Ulbricht lo scorso maggio, durante un suo intervento alla convention del Partito libertario, una formazione politica marginale che enfatizza le libertà individuali e un ruolo minimo del governo. La vicenda di Ulbricht era divenuta dibattuta negli ambienti libertari, che avevano denunciato la sua condanna come un attacco ai principi del libero mercato.

Il perdono presidenziale è stato concesso dopo mesi in cui Trump ha fatto della legge e dell’ordine uno dei pilastri della sua campagna elettorale, accusando costantemente i democratici di essere indulgenti con la delinquenza e la criminalità.

04:49

Presidenza Trump, l'analisi di Mario Del Pero

Telegiornale 21.01.2025, 20:00

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare