Russia: raid contro Belgorod è terrorismo

Il rappresentante della Russia al Consiglio di sicurezza ha definito “un deliberato attacco terroristico” il raid ucraino sulla città russa di Belgorod che ha fatto oltre 18 morti, tra cui almeno due bambini.

“Chiediamo la condanna di questo attacco brutale e indiscriminato e siamo sorpresi dal silenzio del segretario generale” dell’ONU, ha affermato il diplomatico durante la riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza convocata su richiesta russa, esattamente un giorno dopo quella che convocata per discutere i raid russi dell’altro ieri su diverse città ucraine, i più intensi dall’inizio del conflitto.

Mosca ha chiamato in causa in particolare la Repubblica ceca che avrebbe fornito i missili usati nel raid ucraino su Belgorod.

La Russia è particolarmente adirata con la repubblica ceca (non membro del Consiglio di sicurezza) che avrebbe fornito all’Ucraina le armi impiegate per il raid su Belgorod. Mosca avrebbe voluto che Praga fosse convocata davanti al Consiglio.

I paesi occidentali pur dicendosi dispiaciuti per ogni perdita di civili innocenti, hanno ribadito che è Putin ad avere scelto l’invasione di un paese sovrano, decretando tra l’altro “la morte inutile di migliaia di persone”. Il Regno Unito ha accusato Mosca di voler stabilire - con la convocazione straordinaria del Consiglio di sicurezza - una sorta di “equivalenza morale” tra gli episodi dell’altro ieri e di oggi, ma ha ricordato che ci sono uomini e mezzi russi in Ucraina e non il contrario.

Il rappresentante svizzero ha espresso la preoccupazione del nostro paese per la violazione del diritto internazionale umanitario ed ha chiesto alla Russia il ritiro delle truppe dall’Ucraina.

Il rappresentante dell’Ucraina ha fatto, tra le altre cose, la lista delle località colpite solo oggi da Mosca ed ha invitato la Russia ad andarsene dall’Ucraina.