“Aggireremo con fierezza le sanzioni statunitensi”. Sono le parole del presidente iraniano Hassan Rohani, che oggi, lunedì, è tornato a puntare il dito contro i provvedimenti inflitti da Washington nei confronti del settore petrolifero e di quello finanziario della Repubblica islamica.
Proprio oggi scatta la seconda parte delle sanzioni decise dagli USA (dopo quelle già adottate lo scorso maggio sulla scorta della scelta della Casa Bianca di sfilarsi dall’accordo sul nucleare) per spingere l’Iran a rivedere il proprio programma atomico e di produzione di missili balistici, e per costringerlo a cessare il sostegno ai gruppi combattenti sciiti nei conflitti mediorientali.
Si tratta di misure “contro il diritto internazionale”, ha dichiarato Rohani, il quale ha dichiarato che il paese esporterà comunque il proprio greggio.
Quali conseguenze?
Particolarmente colpito dalle misure è il settore petrolifero. Quali le conseguenze di questo passo? Chiara Savi lo ha chiesto a Mohammed Reza Djalili, professore emerito all'Istituto universitario degli alti studi internazionali di Ginevra.
RG 08.00 del 05.11.2018: l'intervista al professor Mohammed Reza Djalili, di Chiara Savi
RSI Info 05.11.2018, 09:05
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Iran, oggi le sanzioni
Telegiornale 05.11.2018, 13:30
NOT 17.00 del 5 novembre 2018 - Il servizio di Thomas Paggini
RG delle 18.30 del 5 novembre 2018; il servizio di Thomas Paggini
RSI Info 05.11.2018, 19:30
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RG delle 18.30 del 5 novembre 2018; le considerazioni di Johnny Canonica
RSI Info 05.11.2018, 19:30
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