Gerhard Schroeder dovrebbe lasciare la SPD. È la perentoria conclusione di Saskia Esken, copresidente del partito socialdemocratico tedesco, dopo la discussa intervista rilasciata dall'ex cancelliere al New York Times.
Nella medesima Schroeder, da tempo al centro di critiche per le sue relazioni d'affari con la Russia, ha affermato che rinuncerebbe ai suoi mandati nei colossi energetici di Mosca solo se Putin tagliiasse le forniture alla Germania e all'Europa. "La rinuncia ai suoi mandati sarebbe stata necessaria per salvare la sua reputazione come ex cancelliere di successo. Purtroppo non ha seguito questo consiglio", ha commentato la Esken, sostenendo che Schroeder agisce da molti anni solo come uomo d'affari.
Guerra in Ucraina, Schröder nella bufera
Telegiornale 25.04.2022, 22:00
"Lui guadagna i suoi soldi col lavoro per le imprese russe e la sua difesa di Putin dalle accuse di crimini di guerra è semplicemente assurda", ha aggiunto la copresidente SPD, per poi rispondere affermativamente alla domanda sull'opportunità o meno, per Schroder, di lasciare il partito.
Nell'intervista l'ex capo dell'Esecutivo tedesco ha dichiarato di non pentirsi di aver mantenuto stretti legami col capo del Cremlino e lucrosi mandati. "Tutti sono stati d'accordo negli ultimi 30 anni, ma ora improvvisamente ognuno ne sa più degli altri", ha affermato, assicurando di aver sempre servito gli interessi della Germania. Putin, ha quindi sostenuto Schroeder, "è interessato a mettere fine alla guerra ma non è facile; ci sono alcuni punti che devono essere chiariti".