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Si aggrava di ora in ora il bilancio dei morti

A causa del terremoto che ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria le vittime sono oltre 16'000 mentre i feriti sfiorano quota 63'000

  • 9 febbraio 2023, 09:06
  • 20 novembre, 11:59
01:40

RG 07.00 del 9.02.2023 Il servizio di Pierre Ograbek

RSI Info 09.02.2023, 08:35

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Di: ATS/AFP/ANSA/Reuters/Swing 

Si fa decisamente più pesante, di ora in ora, il bilancio del terremoto che lunedì ha colpito il sud-est della Turchia e la vicina Siria. Secondo gli ultimi dati ufficiali forniti nella prima mattina di oggi, giovedì, il bilancio è salito ad oltre 16'000 morti, mentre continuano le ricerche di eventuali superstiti. I soccorsi sono ostacolati anche dal freddo pungente che sta colpendo le zone terremotate in questi ultimi giorni. Secondo fonti mediche locali i morti in Turchia sono circa 13'000 mentre in Siria poco meno più di 3'000.

Le persone che sono rimaste ferite durante le fortissime scosse, sempre secondo i dati odierni diffusi dall’Agenzia per le emergenze e i disastri turca, sono poco meno di 63'000; anche in questo caso però il dato è destinato ad aumentare con il passare delle ore.

Si aggrava il bilancio del terremoto

Soccorritori sempre all'opera

Come detto i soccorritori sia in Turchia che in Siria hanno continuato, anche nella notte tra ieri e oggi, giovedì, a cercare i sopravvissuti, mentre le possibilità di sopravvivenza diminuiscono considerevolmente man mano che il tempo passa. Le prime 72 ore sono cruciali per la ricerca di sopravvissuti, con oltre il 90% delle persone salvate in questa finestra, ha dichiarato Ilan Kelman, ricercatore sulle catastrofi all'University College di Londra (UCL).

Mentre gli escavatori lavorano 24 ore su 24, il nuovo abbassamento della temperatura sta rendendo la vita un inferno per i sopravvissuti che non hanno un posto dove andare. Nella martoriata città turca di Gaziantep (sud), le temperature sono scese a -5 gradi giovedì mattina presto. Palestre, moschee, scuole e negozi hanno accolto i sopravvissuti per la notte. Ma i posti letto scarseggiano e migliaia di persone passano le notti rannicchiate nelle auto o in rifugi di fortuna.

Situazione critica nel nord della Siria

La situazione è oltremodo critica nel nord della Siria. Nelle aree in cui gli aiuti tardano ad arrivare, i sopravvissuti si sentono molto soli. A Jandairis, una zona ribelle del nord siriano, "anche gli edifici che non sono crollati sono stati gravemente danneggiati", dice un residente che aggiunge come vi siano “circa 400-500 persone intrappolate sotto ogni edificio crollato, con solo dieci persone che cercano di tirarle fuori. E non ci sono macchine”.

Aiuti in arrivo

Nell'odierna giornata di giovedì è previsto il primo arrivo in Siria di un convoglio umanitario dal terremoto del 6 febbraio, malgrado tre valichi di frontiera con la Turchia siano aperti già da ieri. Il convoglio è in viaggio, fa sapere una fonte umanitaria al "Guardian". Nelle ultime 24 ore sono stati riaperti dalle autorità turche in fasi successive i tre principali valichi di frontiera di Bab as Salama, Bab al-Rai e Bab al-Hawa, ma finora nessun carico umanitario è entrato via terra in Siria.

Situazione molto critica

Altre forti scosse di assestamento

Nel frattempo continua lo sciame sismico nella zona colpita colpita dalle scosse di lunedì. Secondo l’Istituto statunitense di geofisica, circa 125 eventi di magnitudo superiore al grado 4 sono stati registrati negli ultimi 3 giorni.

Catena della solidarietà, appello alle donazioni

Di fronte all'ampiezza della catastrofe che ha colpito Turchia e Siria, la Catena della solidarietà ha aperto un conto e lanciato un appello alle donazioni. L'organizzazione già in contatto con i partner in Siria, che operano da anni per sostenere la popolazione colpita dalla guerra. In Turchia sono soprattutto Croce Rossa e Mezzaluna Rossa ad essere presenti.

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