Gli attacchi turchi in territorio siriano hanno sfiorato postazioni statunitensi nel nord est del paese. Nessun soldato è rimasto ferito, ma l’attacco ha obbligato il Ministero della difesa a far allontanare le sue truppe dall’area vicino a Kobane.
Le esplosioni sono avvenute in una zona in cui i soldati turchi erano a conoscenza della presenza dei colleghi americani. Washington ha comunicato ad Ankara di evitare qualsiasi azione che possa portare a una risposta immediata militare.
Se sul terreno il presidente Erdogan continua a mandare avanti la sua operazione "Fonte di pace", volta a neutralizzare terroristi curdi e a creare un "corridoio di sicurezza", sul piano diplomatico continuano i contatti tra i paesi. Venerdì sera il presidente francese Emmanuel Macron ha telefonato al suo omologo statunitense Donald Trump. Entrambi si sono detti contrari a questa azione militare e preoccupati per una possibile rinascita dello Stato Islamico.
Sarebbero intanto circa 100'000 le persone fuggite dalle loro case bombardate e un centinaio i morti.