Il 62enne ricercato per la sparatoria nella metropolitana di New York è stato arrestato, dopo una lunga caccia all'uomo, da ufficiali di pattuglia nell'East Village.
Delle foto del sospettato pubblicate dalla polizia
La polizia lo ha fermato dopo una soffiata di una persona che ha riferito di averlo visto all'incrocio tra East 6th Street e la First Avenue. Quando gli agenti sono arrivati lì, il 62enne non c'era più, ma lo hanno rintracciato qualche blocco più in là. L'uomo era già stato fermato più volte in passato: "Nove precedenti arresti fra il 1992 e il 1998 a New York, e tre in New Jersey", riferisce la polizia di New York.
L'uomo aveva lanciato granate fumogene in una stazione della metropolitana prima di aprire il fuoco, ferendo 10 persone con la sua pistola. Proprio l'arma, ritrovata sul luogo della sparatoria, aveva portato all'identificazione del 62enne, che ne risulta l'acquirente. Secondo le autorità l'uomo avrebbe agito da solo.
RG 07.00 del 13.04.22 - Il servizio di Cristiano Valli
Il 62enne è salito sulla metro "con l'intento di compiere violenza", ha spiegato la polizia. "E' una fortuna che il bilancio non sia stato peggiore", hanno aggiunto le forze dell'ordine facendo riferimento ai 33 colpi esplosi e al fatto che la pistola si sia inceppata.
Il movente dell'attacco resta ancora sconosciuto. L'uomo aveva però pubblicato dei video in cui si lamentava di New York, della situazione dei senzatetto e della gestione del sindaco Eric Adams. In alcuni video fa riferimento alla sua voglia di violenza e di uccidere pur non volendo finire in carcere. Ha pubblicato foto di armi da fuoco e si è descritto come una persona con problemi psicologici legati a uno stress post-traumatico. In una delle clip l'uomo parla di sé come di "un profeta di sventura".
Su di lui c'era una taglia da 50'000 dollari per chiunque avesse fornito informazioni in grado di portare al suo arresto. Rischia di trascorrere il resto della sua vita in carcere: una delle accuse che pesano è di reato terroristico federale.