Sette mesi dopo il primo, anche il secondo test di Starship, il razzo di Space X su cui la NASA conta per riportare l’uomo sulla Luna, si è concluso con un fallimento.
Il centro di comando ha perso il contatto sia con il booster che con la navicella. Le prime fasi di volo si erano svolte normalmente, così come il distacco fra i due stadi del razzo di 121 metri, il più grande e più potente mai costruito. Il primo è esploso però subito dopo, a 8 minuti dal lancio, e un paio di minuti più tardi anche il segnale del secondo stadio è andato perduto.
Lo scopo della missione - la cui durata prevista era di 90 minuti - era quello di avvicinarsi a una messa in orbita, per poi procedere a una discesa e all’ammaraggio nei pressi delle Hawaii. Il primo tentativo di aprile era anch’esso finito in uno scoppio, dopo quattro minuti.
Oltre che per le ambizioni del programma lunare Artemis, nelle intenzioni della società spaziale di Elon Musk il razzo Super Heavy dovrebbe anche sostituirsi ai Falcon 9 che oggi mettono in orbita la maggior parte dei satelliti mondiali.
Notiziario delle 15:00 del 18.11.2023
Notiziario 18.11.2023, 15:30
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