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Trump alla guerra commerciale

Offensiva protezionista del presidente americano. Dopo l'UE nel mirino anche Cina, Messico e Svizzera

  • 31 marzo 2017, 13:03
  • 23 novembre, 06:14
Donald Trump ritratto nello Studio Ovale della Casa Bianca

Donald Trump ritratto nello Studio Ovale della Casa Bianca

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Il presidente statunitense Donald Trump prosegue sulla linea protezionista tracciata durante la sua campagna elettorale e firmerà oggi (venerdì) due decreti per chiedere di individuare i paesi responsabili del deficit commerciale USA (500 miliardi di dollari). Un monito indirizzato, in primo luogo, alla Cina a una settimana dall'incontro tra Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping in Florida, vertice che il magnate americano ha definito "molto difficile" in un tweet.

Il segretario al Commercio USA, Wilbur Ross, ha anticipato che sono 12 i paesi che esportano verso gli Stati Uniti più di quanto importano; tra questi vi sono anche Giappone, Germania, Messico, India, Francia e Svizzera.

Giovedì il Wall Street Journal aveva svelato le mosse anti-UE a cui sta lavorando Trump per rivoluzionare la politica commerciale USA e favorire la produzione interna, all'insegna dell'American First. Si parla di "supertariffe" del 100% che farebbero raddoppiare i prezzi di almeno 90 prodotti europei: i dazi "punitivi" colpirebbero, tra gli altri, una serie di beni icona importati dal Vecchio Continente: dalla Vespa all'acqua San Pellegrino, dal formaggio Roquefort al foie gras.

ATS/M. Angeli


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