Alla sua quarta incriminazione per un reato penale (senza contare decine di cause civili) Donald Trump sta per finire su una "mugshot", una foto segnaletica. L'ex presidente ha lasciato New York per la prigione della Contea di Fulton, ad Atlanta, la capitale della Georgia. L'arresto dovrebbe avvenire intorno all'una e trenta di notte, ora svizzera, le 17.30 locali. Davanti alla prigione - che ha una cattiva fama ed ha ispirato tanto canzoni rap quanto ispezioni ministeriali - c'è già una folla di giornalisti, squadre TV, sostenitori di Trump e gente che spera di vederlo in galera. Sono state prese misure di sicurezza speciali e l'autorità federale per l'aviazione ha ordinato di chiudere lo spazio aereo sopra l'istituto di pena.
Fino ad oggi l'ex presidente degli Stati Uniti (2017-2021) era riuscito ad evitare l'imbarazzante onore di una foto segnaletica, ma salvo sorprese non ci riuscirà in Georgia, dove è accusato - insieme ad altre 18 persone - di cospirazione per sovvertire il risultato delle elezioni del 2020, quelle che lo spodestarono. La Georgia è uno degli Stati in cui perse di misura.
Ieri, per la stessa inchiesta, l'avvocato di Trump Rudy Giuliani è stato arrestato, fotografato e poi rilasciato dietro cauzione di 150'000 dollari. Se un 79enne ex procuratore e poi sindaco di New York non è riuscito ad evitare l'umiliazione, difficilmente Trump (che ha 77 anni) ci riuscirà. Peraltro Giuliani ha trasformato quelll'incombenza in un attacco al sistema giudiziario, dicendo che non è lui ad essere sul banco degli imputati, ma il popolo americano. E il popolo della galassia Trump gli crede. L'ex presidente non sarà da meno del suo avvocato; la differenza è che per Trump la cauzione sarà di 200'000 dollari. Ma cosa sono 200'000 dollari (a parte essere la metà dello stipendio del presidente USA), davanti alla prospettiva di ritornare alla Casa Bianca? I sondaggi danno il miliardario newyorkese largamente in testa nella corsa per diventare lo sfidante che nel 2024 cercherà di spodestare Joe Biden.
C'è da scommettere insomma che la mugshot di Trump diventerà uno dei gadget più gettonati della sua campagna. Alcuni dei suoi sostenitori vogliono farne delle t-shirt. In rete circolano già delle foto, ovviamente fasulle.
Trump dovrebbe presentarsi davanti al giudice il 5 settembre per ascoltare formalmente la contestazione delle accuse e poi dichiararsi colpevole oppure innocente, come ha fatto nei tre casi precedenti. La procuratrice Fani Willis ha proposto che il processo inizi il 23 ottobre. Ma intanto proprio contro la Willis la Commissione giustizia della Camera, controllata dai repubblicani, ha ufficialmente avviato un'inchiesta. I repubblicani l'accusano di essersi coordinata con il Dipartimento di giustizia e di aver utilizzato fondi federali per portare avanti la sua indagine.
L'ex presidente nel frattempo è stato ancora più esplicito. Poco prima di partire per Atlanta l'ha definita "spregevole e della sinistra radicale", accusandola di perseguire ingiustamente lui e non la criminalità nella sua città.
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Notiziario 24.08.2023, 22:36