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Trump nell’arena più famosa al mondo, Harris a caccia di ogni voto

Il candidato repubblicano pronto per uno show al Madison Square Garden di New York, mentre la democratica passa “distretto per distretto” in Pennsylvania

  • 27 ottobre, 17:21
  • 27 ottobre, 17:24
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Supporter di Trump in fila fuori dal Madison Square Garden già ore prima del comizio

  • Keystone
Di: AFP/OCartu 

A meno di 10 giorni dalle elezioni presidenziali statunitensi, che restano quanto mai incerte, Donald Trump ha intenzione di riempire il leggendario Madison Square Garden di New York di cappellini rossi col suo slogan “Make America Great Again”. La sua contendente Kamala Harris sta invece andando a caccia di ogni possibile voto a Filadelfia, in Pennsylvania.

Negli ultimi giorni la candidata democratica ha potuto contare sul sostegno di alcune icone della cultura pop, tra cui Bruce Springsteen e Beyoncé, e allora l’avversario repubblicano spera in una dimostrazione di forza dei suoi sostenitori nella “più famosa arena del mondo”, dove si sono esibiti i Rolling Stones, Madonna e gli U2 e dove giocano le popolari squadre di basket e di hockey su ghiaccio Knicks e Rangers.

Da parte sua, Kamala Harris intende fare appello al voto “distretto per distretto”, secondo il team della sua campagna, ponendo l’accento sulle comunità nera e latina. L’obiettivo è di fare il pieno di voti in Pennsylvania, uno dei sette swing state che saranno decisivi nell’elezione del 5 novembre, annunciata come una delle più incerte nella storia degli Stati Uniti.

“Mettere a posto ciò che Harris ha rotto”

A New York, roccaforte democratica dove è nato e ha fatto fortuna nel settore immobiliare - diversi grattacieli portano il suo nome - Donald Trump intende presentarsi come “la scelta migliore per sistemare tutto ciò che Kamala Harris ha rotto”. È un modo per richiamare ancora una volta la vicepresidente ai risultati dell’amministrazione Biden che, tra insulti personali (“tossicodipendente”, “idiota”), ha costantemente attaccato su inflazione, immigrazione e insicurezza.

Donald Trump salirà sul palco del Madison Garden, insieme al suo onnipresente alleato di campagna, il multimiliardario proprietario di Tesla e X Elon Musk. Potrebbe anche rispondere a coloro che tracciano paralleli tra la sua retorica sempre più autoritaria, populista e nazionalista e la scelta del Madison Square Garden, teatro di un imponente raduno nazista nel 1939. Il 78enne repubblicano, che in caso di elezione sarebbe il presidente più anziano della storia degli Stati Uniti, ha giurato di non essere un dittatore “se non il primo giorno”, per chiudere le frontiere degli Stati Uniti. Ha anche promesso di espellere dagli Stati Uniti milioni di immigrati, che ha accusato di “avvelenare il sangue del Paese”.

Sabato, in un comizio in Pennsylvania, dopo una tappa in un altro Stato cruciale, il Michigan, ha nuovamente accusato l’avversaria “di organizzare un’invasione di migranti criminali dalle prigioni e dagli ospedali psichiatrici di tutto il mondo, dal Venezuela al Congo”. Ha inoltre accusato i giornalisti di essere “nemici del popolo”.

“Trump un pericolo”

Kamala Harris risponderà martedì. La vicepresidente consegnerà il suo atto d’accusa contro Trump a pochi passi dalla Casa Bianca, il luogo in cui Trump ha arringato i suoi sostenitori il 6 gennaio 2021, poco prima che attaccassero il Campidoglio.

“Lo farò lì perché penso che sia molto importante per il popolo americano pensare a chi occuperà lo Studio Ovale il 20 gennaio”, ha spiegato domenica in un’intervista alla CBS, riferendosi al “pericolo” rappresentato da Donald Trump e dalle sue politiche. “La sua prima priorità saranno le persone come lui” e non “le persone che lavorano duramente, le persone anziane”.

Michelle Obama: “Prendete sul serio la vita delle donne”

Kamala Harris è stata sostenuta da Michelle Obama, una delle personalità più amate dagli americani. L’ex First Lady degli Stati Uniti ha espresso il suo “vero timore” di vedere Donald Trump tornare alla Casa Bianca, visto che non ha mai riconosciuto la sua sconfitta nel 2020 ed è stato incriminato dai tribunali federali per aver tentato di ribaltare illegalmente i risultati delle elezioni.

“Come è possibile che questa corsa presidenziale sia così combattuta?”, ha incalzato, lasciando intendere che la misoginia sia parte della risposta. Poi, rivolgendosi agli uomini: “Dal profondo del mio essere, vi chiedo di prendere sul serio le nostre vite.”

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