Truppe addestrate per mesi in Francia e dotate del migliore equipaggiamento europeo, una speranza in più per la resistenza dell’esercito ucraino. Speranza che si è trasformata in sole poche settimane in un tremendo fallimento.
I 4’500 uomini della “Brigata Anna di Kiev” erano incaricati della difesa della città di Pokrovsk, fortezza strategica nell’est del Paese. Ma dopo mesi di addestramento in Francia, la brigata si è disgregata ancor prima di cominciare a combattere: 50 soldati hanno disertato durante l’addestramento, altri 1’700 hanno abbandonato le fila dell’esercito dopo essere tornati in Ucraina. E tra coloro che sono stati effettivamente mandati a combattere ci sono state perdite molto elevate a causa, secondo i media ucraini, della disorganizzazione della brigata. Alcuni degli ufficiali sono anche accusati di abuso di potere. Meno di un mese dopo il ritorno in patria, la “Brigata Anna di Kiev” sarebbe stata dunque smantellata a poco a poco, sostituendo i colonnelli che la guidavano e inviando le truppe restanti verso altre missioni.
Un fiasco completo per il quale Parigi nega ogni responsabilità. Sono state le forze armate ucraine ad organizzare la selezione dei soldati, spiega il ministro della Difesa francese. Ma il fallimento di Kiev diventa di fatto imbarazzante anche per Parigi. Secondo gli ufficiali francesi incaricati della formazione, le truppe ucraine erano altamente preparate, perfettamente in grado di manovrare i veicoli blindati e di combattere in maniera efficace sul campo. La realtà però è stata ben diversa e soprattutto lontanissima dalle promesse del presidente francese Emmanuel Macron, che aveva annunciato in pompa magna la creazione di questa brigata, simbolo della cooperazione militare tra Parigi e Kiev.
Solo poche settimane fa Macron e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky avevano annunciato la creazione di un’altra brigata addestrata in Francia.