L'intesa sul decimo pacchetto di sanzioni alla Russia è stata raggiunta dall'UE al fotofinish, quasi allo scadere dell'anniversario di un anno di guerra in Ucraina.
Secondo la presidente della commissione, Ursula Von der Leyen, con il testo adottato sabato l'UE dispone "delle sanzioni di più ampia portata di sempre, riducendo l'arsenale bellico della Russia e colpendo profondamente la sua economia".
Sul punto su cui i 27 si erano incagliati, ovvero l'import della gomma sintetica, si chiude con un compromesso tra la Polonia che voleva il divieto totale, e i Paesi, come Germania e Italia, che si opponevano: c'è il divieto di importazione con una deroga quest'anno fino a 355mila tonnellate.
Il nuovo round di sanzioni vale 13 miliardi e colpisce vari settori. Ma non convince pienamente il presidente ucraino Voldymyr Zelensky: "La pressione sull'aggressore russo deve aumentare: ci aspettiamo passi decisivi contro Rosatom e l'industria nucleare russa, più pressione su militari e banche". Le misure decise dai 27 riguardano il settore bancario (3 istituti) e l'accesso di Mosca alla tecnologia.
Sono bloccate esportazioni verso la Russia che per oltre 11 miliardi di euro. Inclusi nelle restrizioni componenti elettroniche usati negli armamenti russi recuperati sul campo di battaglia come droni, missili, elicotteri, circuiti integrati elettronici o telecamere termiche, oltre a materiali specifici. Previste restrizioni per altre 96 entità che sostengono il complesso militare e industriale russo. Le sanzioni includono anche sette entità iraniane, che producono droni usati dall'esercito russo.
Sono imposte restrizioni all'import di beni per 1,3 miliardi di euro che generano entrate significative per la Russia come asfalto e la gomma sintetica, quest'ultima al centro fino all'ultimo di una trattativa serrata. Il tetto fissato sembrerebbe inferiore al quantitativo del compromesso cercato dalla Commissione, ma sul tema è comunque prevista una nuova analisi della Commissione.
L'Italia l'ha spuntata e Varsavia ha ottenuto in cambio altre garanzie in vista del prossimo pacchetto. Sono sanzionati, come chiesto a gran voce dalla Polonia, "i responsabili della deportazione e dell'adozione forzata di almeno 6'000 bambini ucraini", ha segnalato tra l'altro Borrell, spiegando che in totale sono 121 individui - tra i quali i mercenari della forza paramilitare russa Wagner - e entità colpiti. Contro la propaganda di Mosca, poi, viene avviato l'iter per sospendere le licenze delle unità arabe di Russia Today e Sputnik, media statali già messi al bando nell'UE.
È solo rinviato il confronto sulle sanzioni al nucleare russo o sui diamanti, sui quali anche il G7 si è impegnato a lavorare collettivamente, visto le entrate significative che garantiscono a Mosca. "Continueremo ad aumentare la pressione sulla Russia" finché "l'Ucraina non sarà liberata dalla brutale aggressione russa", ha garantito l'Alto rappresentante dell'UE per la politica estera Josep Borrell.
Il punto sulle sanzioni contro la Russia
Telegiornale 21.02.2023, 20:00