Un giudice federale di Seattle ha bloccato temporaneamente l’ordine esecutivo del presidente americano Donald Trump per abolire lo “ius soli”, il diritto di cittadinanza per nascita secondo quanto riporta il New York Times.
“È palesemente incostituzionale”, ha decretato il giudice John C. Coughenour rispetto all’ordine esecutivo firmato dal presidente subito dopo il suo insediamento alla Casa Bianca. “Il diritto di cittadinanza per chi nasce negli Stati Uniti è sancito dalla Costituzione” ha aggiunto il magistrato.
La bocciatura è un colpo agli sforzi di Trump di riscrivere le leggi sull’immigrazione a tempi record, di decreto in decreto. L’abolizione dello “ius soli” è stato uno dei primi provvedimenti firmati dal tycoon ed è uno dei cardini della sua battaglia contro i migranti. Ventidue Stati americani hanno fatto causa chiedendo lo stop dell’attuazione del decreto perché in violazione del 14esimo emendamento della Costituzione. Il giudice John Coughenour, nominato da Ronald Reagan, ha dato loro ragione. Il procuratore generale dello Stato di Washington, Nick Brown, tra quelli che ha contestato l’entrata in vigore del provvedimento, ha espresso sollievo per la decisione della giustizia.
I legali di Trump avevano cercato di difendere la misura, spiegando che gli Stati non avevano alcun diritto di ricorrere contro il Governo federale. Il presidente è comunque intenzionato a ricorrere contro la sospensione.
Ondata di arresti
Gli Stati Uniti hanno arrestato 538 migranti illegali e ne hanno espulsi centinaia nel corso di un’operazione di grande portata effettuata pochi giorni dopo l’inizio della presidenza di Donald Trump, ha annunciato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt.
“L’amministrazione Trump ha arrestato 538 immigrati criminali illegali”, ha detto in un messaggio pubblicato su X, aggiungendo che “centinaia” sono stati espulsi dal Paese con voli aerei militari.
Proposto un terzo mandato presidenziale
Un membro del Congresso USA ha proposto un emendamento che consentirebbe a Donald Trump di svolgere un terzo mandato come presidente degli Stati Uniti.
Andy Ogles, un repubblicano del Tennessee, ha presentato una risoluzione congiunta per modificare il 22esimo emendamento, che attualmente preclude a chiunque di svolgere più di due mandati come presidente.
La nuova formulazione del 22esimo emendamento consentirebbe a un presidente di svolgere tre mandati, a patto che solo due di essi siano consecutivi. È una proposta espressamente rivolta a Trump, come Ogles chiarisce in una dichiarazione. “Questo emendamento consentirebbe al presidente Trump di svolgere tre mandati, assicurandoci di poter sostenere la leadership audace di cui la nostra nazione ha così disperatamente bisogno”, afferma.
Ma emendare la Costituzione è estremamente difficile, e richiede il sostegno di due terzi della Camera e del Senato. Anche il sostegno di ogni repubblicano al Congresso, che è tutt’altro che garantito, non sarebbe sufficiente.
Notiziario 06.00 del 24.01.2025
RSI Info 24.01.2025, 09:39
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