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Ucraina senza corridoi umanitari

La Croce Rossa non riesce a raggiungere Mariupol per questioni di sicurezza. La situazione sul terreno rimane "stabile" ma i combattimenti proseguono

  • 28 marzo 2022, 11:18
  • 20 novembre, 18:24
01:41

RG 09.00 del 28.03.2022 Il servizio di Chiara Savi

RSI Info 28.03.2022, 13:11

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Di: ATS/ANSA/AFP/Swing 

Nessun corridoio umanitario oggi, lunedì, in Ucraina per motivi di sicurezza. La Croce Rossa non è quindi ancora in grado di far entrare alcun aiuto nella città assediata di Mariupol (sud del paese) poiché richiede che Russia e Ucraina garantiscano un passaggio sicuro. La decisione è stata confermata dalla vice prima ministra ucraina Iryna Vereshcuk su Telegram.

Dal canto suo, il portavoce del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) Matt Morris ha detto alla BBC che "le parti devono essere i garanti e avere un accordo per permettere un passaggio sicuro per gli aiuti umanitari. Devono pubblicizzare il percorso e lasciare molto tempo alle persone per uscire”. Il diritto umanitario internazionale, ha aggiunto, "richiede che le persone siano autorizzate ad andarsene, ma che non siano costrette a farlo". Molti residenti di Mariupol si sono rifugiati nelle cantine da settimane e sono ora a corto di cibo, acqua e medicine.

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La situazione sul terreno

Sul terreno, frattanto, nelle ultime 24 ore non c'è stata "alcuna modifica significativa" nella disposizione delle forze russe nell'Ucraina occupata, secondo quanto fa sapere il ministero della Difesa britannico nel bollettino quotidiano dell'intelligence sulla situazione. "La Russia ha guadagnato gran parte del terreno nel sud, nelle vicinanze di Mariupol, dove continuano pesanti combattimenti mentre cerca di conquistare il porto". Sul campo le operazioni di guerra proseguono comunque senza sosta. Le truppe russe, secondo il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Haidai su Telegram, avrebbero attaccato lunedì mattina la città di Rubizhne, nella regione di Lugansk.

Il fronte economico

Sul fronte economico intanto Gazprom avverte che il transito di gas verso l'Europa attraverso l'Ucraina "procede normalmente", secondo quanto riporta Bloomberg, evidenziando che "il transito attraverso il territorio ucraino prosegue regolarmente a 109,5 milioni di metri cubi al giorno". La Borsa di Mosca avvia la seduta in calo nel giorno in cui tornano alle contrattazioni tutti i titoli azionari. L'indice Moex cede il 2,4% e l'indice in dollari perde l'1,5%. Sul fronte valutario il rublo tiene e viene scambiato a 94 sul dollaro, ma ben lontano dai 75 del periodo antecedente alla guerra in Ucraina. La Repubblica Ceca è l'ultima in Europa ad annunciare di applicare le sanzioni disposte dall'UE contro gli oligarchi russi. E l'Heineken, l'azienda olandese produttrice di birra, annuncia l'intenzione, così come molti altri marchi europei prima di lei, di voler lasciare la Russia tutelando però i 1’800 dipendenti almeno per tutto il 2022.

Riprendono i negoziati

"Noi stiamo su posizioni chiare come l'integrità territoriale, e poi possiamo parlare di altre cose". Così si è espresso il consigliere del ministro degli Affari interni dell'Ucraina Vadym Denysenko, sui canali televisivi ucraini, in vista del round negoziale che dovrebbe iniziare già nell'odierna serata di lunedì (anche se finora non sono giunte conferme definitive dalle parti) in Turchia, a Istanbul per l'esattezza. "Il primo aspetto - sostiene Denysenko - è umanitario. E spero che sulle questioni umanitarie avremo dei risultati. Voglio dire, prima di tutto, scambi di prigionieri, corridoi umanitari e in generale tutte le cose che sono legate all'aspetto umanitario". Quanto ad accordi più ampi, il consigliere ucraino ha detto di essere attualmente piuttosto scettico.

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