Giovedì mattina Bruxelles si è svegliata tra ingorghi e clacson, quando un migliaio di trattori è entrato nella capitale per denunciare “l’incoerenza delle politiche europee” in materia di agricoltura. Il nord della metropoli belga, in particolare, è stato bloccato da ingorghi già da prima dell’alba.
Subito si sono visti gli effetti della protesta: il transito sull’autostrada E40 tra Ternat e Grand-Bigard richiede circa mezz’ora in più, mentre per percorrere la circonvallazione interna tra Ternat e Jette servono 45 minuti extra. Nelle strade di Bruxelles, gli agricoltori hanno svegliato i residenti al suono dei loro clacson, che hanno risuonato in particolare nella zona di Etterbeek verso la rotonda Schuman, nel quartiere europeo.
Oggi, giovedì, a Bruxelles si svolge un vertice europeo incentrato sul sostegno all’Ucraina. Su tali basi la polizia metropolitana ha comunicato che quasi tutti i tunnel stradali da e verso il centro urbano saranno bloccati. Anche Place du Luxembourg, dove ha sede il Parlamento europeo, e le strade adiacenti sono chiuse - secondo le autorità di Bruxelles.
Sebbene la rabbia della comunità agricola non sia all’ordine del giorno ufficiale del vertice comunitario odierno, nella capitale belga diverse migliaia di trattori sono comunque confluite già prima dell’alba nei pressi del punto fissato per la protesta, proprio di fronte al Parlamento europeo.
Mercoledì, alla vigilia del vertice europeo, i contadini francesi e belgi avevano bloccato “congiuntamente” un valico di frontiera tra i due Paesi, denunciando la “distorsione della concorrenza” contenuta negli accordi di libero scambio e richiedendo “decisioni molto forti” subito.
Intanto, in Francia, gli agricoltori stanno mantenendo la pressione sulle autostrade intorno a Parigi. La tensione è del resto salita mercoledì sera, con i primi arresti di manifestanti che volevano bloccare il mercato di Rungis, il principale centro alimentare della regione parigina.
Francia, al via il blocco degli agricoltori
Telegiornale 30.01.2024, 12:30