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Ascesa e declino dei caccia

Negli anni Settanta la Svizzera aveva più di seicento aerei da combattimento; oggi si litiga per acquistarne trenta

  • 13 febbraio 2018, 06:00
  • 18 giugno 2023, 13:14
Modelli di ieri e di oggi...

Modelli di ieri e di oggi...

  • keystone

I recenti problemi individuati su alcuni F/A-18 hanno riportato l'attenzione sulle attuali condizioni dei nostri jet militari. Le Forze aeree dispongono di diversi velivoli: da combattimento, da ricognizione, da esercizio, da trasporto, oltre naturalmente agli elicotteri e ai droni. A far discutere però sono (quasi) sempre e (quasi) solo i caccia. Dal 1930 - oggi come ieri - da un lato chi li ritiene indispensabili per difendere lo spazio aereo e, dall'altro, chi invece li ritiene inutili e soprattutto troppo costosi. Ma facciamo un salto indietro nel tempo...

1893 - Il cielo è il limite

La politica inizia a intuire i vantaggi di uno sfruttamento militare della terza dimensione (l’aria), ma il Parlamento rifiuta di spendere 70mila franchi per una mongolfiera da ricognizione; la prima viene acquistata solo nel 1900.

1913 - È grama senza grana...

00:21

Storia dell'aviazione militare svizzera: una colletta per i velivoli

rsi 13.02.2018, 06:30

La Società degli ufficiali lancia una colletta popolare per acquistare degli aerei militari. Durante manifestazioni sportive e culturali, grazie alla vendita di gadget, nonché attraverso diverse iniziative, vengono raccolti 1 milione e 700mila franchi.

1914 - Top Gun, levatevi proprio

00:19

Storia dell'aviazione militare svizzera: la prima squadriglia di aviatori

rsi 13.02.2018, 06:30

Il Consiglio federale vuole un’aviazione militare, ma servono piloti, aerei e soprattutto soldi. La prima squadriglia si raduna a Berna; 9 uomini (8 romandi), ciascuno con il proprio mezzo, qualcuno addirittura con il proprio meccanico.

1916 - Quel "crucco" caduto da lassù

Il Fokker D-II, con i suoi 150 chilometri orari, diventa subito l’aereo più veloce in mano all’aviazione militare svizzera

Il Fokker D-II, con i suoi 150 chilometri orari, diventa subito l’aereo più veloce in mano all’aviazione militare svizzera

  • wikipedia

La colletta popolare permette di acquistare
17 aerei militari per lo più da ricognizione, mentre il primo caccia (un Fokker D-II tedesco) viene sequestrato – e poi usato – ad un pilota della Luftwaffe costretto a un atterraggio di emergenza a Soletta.

1918 - Fallimento rossocrociato

L'Haefeli DH-4

L'Haefeli DH-4

  • wikipedia

A Thun viene prodotto un attesissimo caccia svizzero: l
’Haefeli DH-4, subito massacrato dai piloti e per questo accantonato. Intanto la prima guerra mondiale è costata alla Confederazione 1200 milioni; “solo” 15 per l’aviazione militare.

1918-1928 - Più nero che grigioverde

A fine conflitto l’aviazione militare ha 68 mezzi e 62 uomini e vorrebbe crescere, ma manca la volontà politica. Il Parlamento, in nome del pareggio di bilancio, rinuncia a spendere 720mila franchi per 12 nuovi caccia. Nessun pilota viene più formato.

1929 - La carica dei 105

Il Consiglio federale volta pagina; vuole investire 20 milioni per 105 caccia moderni (ma non modernissimi). L’Italia, a titolo di paragone, ne ha più di 4mila. La crisi non ferma l’acquisto; i socialisti, per la prima volta davvero ostili, nemmeno.

Gli anni Trenta: mille milioni

In pochi anni la Svizzera spende un miliardo per l’aviazione militare e si presenta alla seconda guerra mondiale con 86 caccia e 121 aerei da ricognizione (in grado di colpire al suolo) divisi in 21 squadriglie, di cui 3 da combattimento.

Gli anni Quaranta: Prima i nostri

00:22

Storia dell'aviazione militare svizzera: velivoli in metallo e di produzione elvetica

rsi 13.02.2018, 06:30

Al passo con i tempi restano pochi caccia: i Messerschmitt (tedeschi) e i Morane (francesi). La guerra però complica nuovi acquisti all’estero. Così le officine di Thun si svegliano e in pochi anni sfornano 152 C-36: tutti in metallo e soprattutto indigeni.

Gli anni Cinquanta: la guerra si fa fredda

00:24

Storia dell'aviazione militare svizzera: tre modelli di produzione britannica

rsi 13.02.2018, 06:30

Il Dipartimento militare federale si prepara ad affrontare una contrapposizione violenta tra est e ovest, aggiungendo alla flotta 3 modelli britannici da combattimento: 75 Vampire, oltre 100 Venoms e più di 100 Hawker Hunter.

1964 - Lo scandalo dei Mirage

00:27

Storia dell'aviazione militare svizzera: una commissione d'inchiesta sui Mirage

rsi 13.02.2018, 05:30

In seguito alla vicenda, la Svizzera acquista solo 57 Mirage.

Travolto dalla vicenda dei Mirage, l'allora consigliere federale Paul Chaudet

Travolto dalla vicenda dei Mirage, l'allora consigliere federale Paul Chaudet

  • Museo nazionale svizzero

Nel frattempo saltano il comandante delle Forze aeree Etienne Primault, il capo dello Stato maggiore generale Jakob Annasohn e il consigliere federale
Paul Chaudet.

1970 - Quota 600

Molti ritengono che un’aviazione militare credibile debba avere almeno 600 caccia. Non a caso gli hangar svizzeri sono pieni: 57 Mirage (3 da allenamento, 12 da ricognizione e 42 da combattimento), 220 Vampire, 250 Venom, 160 Hawker Hunter.

1972 - La decadenza

00:24

Storia dell'aviazione militare svizzera: i famigerati Hawker Hunter

rsi 13.02.2018, 06:30

I Mirage hanno lasciato il segno. Il Consiglio federale vuole spendere poco. Il popolo è irritato. Vengono acquistati solo degli altri vecchi Hawker Hunter, poi ribattezzati “sarcofagi volanti”, poiché in totale ne precipitano 25 (senza influenze esterne).

1976 - Il ruggito dei poveri

00:26

Storia dell'aviazione militare svizzera: destinati a durare per oltre trent'anni

rsi 13.02.2018, 06:30

Servono dei nuovi caccia, ma l’acquisto è molto controverso. Alla fine la Svizzera spende poco più di un miliardo per 72 Tiger statunitensi, considerati di seconda classe, e qualche anno dopo ne acquista altri 38. Dureranno (e bene) più di 30 anni.

1992 - Punge come un calabrone


00:22

Storia dell'aviazione militare svizzera: gli F/A-18, la svolta degli anni Novanta

rsi 13.02.2018, 06:30



La politica decide di spendere circa 3 miliardi per 34 nuovi Hornet F/A-18 (statunitensi); un numero stabilito più dal limite di spesa che da un’analisi della minaccia. In votazione popolare quasi il 43% degli svizzeri boccia il progetto di armamento.

2014 - Precipita come un grifone

00:34

Storia dell'aviazione militare svizzera: niente da fare per i velivoli svedesi

rsi 13.02.2018, 06:30

Il 53,4% della popolazione dice “no” a circa 3 miliardi per 22 Gripen (svedesi). Il Consiglio federale lo considera il modello migliore per rapporto qualità prezzo, ma molti lo criticano: si va da “è solo un progetto” (l’aereo di carta) a “è un bidone”.

E oggi...

Oggi, a conti fatti, la Svizzera garantisce la sicurezza dello spazio aereo con una decina di caccia.
Negli Hangar ci sono 25 F/A-18 monoposto e 5 F/A-18 biposto, ma solo un terzo circa di questi è sempre pronto all’impiego (per esempio per compiti di polizia aerea). Inoltre nel 2030 gli F/A-18 saranno troppo vecchi.
Restano poi i Tiger: 28 già messi a riposo, oltre a 21 monoposto (di cui 10 rossocrociati per la Patrouille Suisse) e 4 biposto che possono volare solo di giorno e con il bel tempo.
Insomma, se negli anni Settanta si mirava a una flotta da 600 aerei, oggi la situazione è molto cambiata: il Consiglio federale ne vorrebbe una trentina, mentre c’è chi dice che ne basterebbero 12.

Angelo D'Andrea

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