L'acqua del fiume è già inquinata e pochi metri da una delle sorgenti del Sarno, nel bacino fluviale che abbraccia le province di Napoli, Salerno e Avellino. “A occhio nudo non si vede – spiega Antonio Giannattasio, volontario di Legambiente –, ma qui non esiste un sistema fognario quindi tutto ciò che esce dagli scarichi delle case nei dintorni entra nel fiume”. I piccoli pezzi di carta igienica incastrati tra le alghe sul letto del fiume ne sono la prova.
Pochi chilometri più avanti, a Castellammare di Stabia, l’inquinamento è ben visibile. Il colore e l’odore dell’acqua non lasciano spazio a dubbi: il fiume Sarno è davvero il corso d’acqua più inquinato d’Europa. Nelle sue acque arrivano i liquami di tutte le abitazioni dei comuni che attraversa (un vero sistema fognario non è mai stato costruito) e gli scarti delle aziende tessili e agricole che non si sono mai dotate di sistemi di depurazione e filtraggio.
L’acqua così contaminata va a finire nel Mar Tirreno che riporta a riva i rifiuti solidi. Ma le associazioni del territorio non si arrendono e continuano a lottare per ripulire il fiume.
Mario Messina