Le sue canzoni parlano di vissuto, di strade e di viaggi, come quelli fatti con suo padre negli Stati Uniti, dove ha trascorso parte della sua vita. Darien, classe 1986, non si separa (quasi) mai dalla sua chitarra. "La musica è parte di me, non ce la potrei fare senza l’esprimermi cantando", racconta a Fabio Salmina, il nostro cacciatore di suoni nella scena musicale della Svizzera italiana.
La strada, in molte occasioni, è anche il suo palcoscenico. Ma non per vanità, né tantomeno per soldi. "Invece di stare a casa tra quattro mura preferisco provare i miei pezzi fuori, all'aria aperta. Comunque sia non metto giù un cappello. Lo faccio apertamente, e spesso la gente si ferma e si comincia a chiacchierare".
Nei suoi brani risuonano anche spazi lontani, come nella musica country (genere che Darien ama molto). "Diciamo che essendomi spostato tanto non ho ancora capito adesso dov’è casa mia, nel senso che quando sono là mi manca qua, quando sono qua mi manca là. È un po’ un conflitto interno", dice sorridendo.
RedMM