Il Pardo d’oro ha fatto un breve viaggio nel 2018: dalla Cina si è spostato a Singapore. A vincerlo, dopo Mrs. Fang di Wang Bing nella settantesima edizione del Locarno Festival, è stato, quest’anno, A Land Imagined di Yeo Siew Hua.
Un evento che quest’anno è stato privo di polemiche e di problemi maggiori, anche dal punto di vista della sicurezza, grazie anche "all’ottima collaborazione con le forze dell’ordine", ci spiega Raphaël Brunschwig, nuovo direttore operativo della manifestazione.
Calo di spettatori nella norma
È stato rilevato un calo di spettatori sia in Piazza Grande, che nelle diverse sale (8-10% in meno rispetto al 2017). Stando al comunicato diffuso domenica, in 11 giorni in piazza le presenze sono state 61'300 e nelle sale 94'400. Tutto normale, però: "Sapevamo che dopo un 70esimo eccezionale (...) quest’anno, dal punto di vista delle cifre, avremmo avuto un lieve calo", sottolinea Brunschwig.
Le partenze illustri sono state annunciate prima del suo inizio: a fine giugno è stato confermato che questo sarebbe stato l’ultimo festival del direttore artistico Carlo Chatrian. Gli arrivi anche: quello di Ethan Hawke era stato annunciato in maggio, mentre si è voluto mantenere il segreto su Meg Ryan, la cui presenza è stata rivelata lo scorso 12 luglio.
Senza poi dimenticare Diego Abatantuono, Sandra Milo, Jean Dujardin, Kate Gilmore, Isabella Ragonese, Antoine Fuqua, Emmanuel Carrère...
Certo, l’annuncio più importante non è stato fatto: ignoto, per ora, il nome del sostituto di Carlo Chatrian.
Un festival caldo, caldissimo, interrotto, a intervalli regolari da precipitazioni estive che non sono riuscite a portare l’agognata frescura, ma che a tratti hanno reso difficile l’esperienza "piazzagrandesca": l’attesissima Meg Ryan ha infatti dovuto rifugiarsi al palazzetto FEVI, mentre i numerosi fan l’aspettavano in Piazza Grande.
Marija Milanovic