Un'importante scoperta che apre nuove possibilità terapeutiche contro il cancro alla prostata è stata realizzata dai ricercatori dello IOR di Bellinzona, autori di uno studio pubblicato sulla rivista Cancer Cell. Il progresso annunciato venerdì concerne i neutrofili, che "rappresentano il 50-70% dei globuli bianchi circolanti nel sangue umano e sono coinvolti nell'immunità innata contro gli agenti patogeni".
Nel caso del tumore alla prostata, un loro aumento è correlato ad una minore sensibilità alle terapie e quindi a un'accorciata speranza di vita. Gli esperti dell'istituto affiliato all'USI, con i colleghi italiani di Padova, hanno identificato neutrofili capaci di sopravvivere più a lungo degli altri e quindi potenziare lo sviluppo del tumore ostacolando le terapie. È un primo passo per poter sviluppare farmaci senolitici in grado di colpirli.
Operando contro questi stessi meccanismi, inoltre, si potrebbero prevenire o ritardare anche altre malattie legate tipicamente a un'età avanzata, come Alzheimer e Parkinson.
IRB e IOR uniti da una nuova associazione
Il Quotidiano 15.09.2021, 19:00