Uno studio giapponese effettuato su 60'000 diabetici, tra il 2008 e il 2013, ha evidenziato la correlazione tra la velocità con cui le persone assumono il cibo e l’evoluzione del peso corporeo.
I risultati ottenuti hanno mostrato che gli individui che sostengono di ingerire cibo a rilento (7%) hanno un girovita inferiore rispetto alla media e solo il 21,5% è in sovrappeso, con una maggiore disposizione alla perdita di peso. Coloro che invece si alimentano in maniera normale (56%) o velocemente (37%) hanno una tendenza a ingrassare più facilmente, registrando un sovrappeso rispettivamente del 36,5 e del 44,4%.
Un cambio nelle abitudini può essere efficace nella battaglia all’obesità, affermano i ricercatori che vorrebbero verificare la teoria su un campione di popolazione non affetto dalla patologia. Il problema maggiore però rimane nell’educazione delle persone a non divorare i pasti.
AFP/YR