Scienza e Tecnologia

La carota di ghiaccio più antica attesa a Berna

L’estrazione di ghiaccio risalente a 1,2 milioni di anni in Antartide apre nuove prospettive per la climatologia – Il glaciologo: “Fondamentale per capire il rallentamento dei cicli glaciali”

  • 2 ore fa
02:21

Ghiaccio dal passato

Telegiornale 12.01.2025, 12:30

  • TG
Di: Telegiornale/dielle 

Una carota di ghiaccio prelevata nell’Antartide a una profondità mai raggiunta. Un gruppo di ricercatori europei e svizzeri, dopo quattro anni di sforzi e un budget di quasi 50 milioni di euro, pochi giorni fa ha infatti estratto del ghiaccio vecchio di 1,2 milioni di anni, che potrà fornire informazioni sui cambiamenti climatici di un passato molto lontano.

Il campione più antico di sempre è stato estratto a 2’800 metri di profondità nell’ambito del vasto progetto europeo: “Per la prima volta abbiamo recuperato frammenti vecchi di 1,2 milioni di anni. È una scoperta incredibile” ha commentato con gioia il professore di climatologia all’Università di Berna Hubertus Fischer.

Le carote estratte sono un archivio del clima terrestre e le bolle di aria intrappolate nel ghiaccio contengono tutti i gas presenti all’epoca nell’atmosfera. Prendendo ad esempio l’anidride carbonica, il ghiaccio di 800’000 anni fa aveva già permesso di ricostruire le concentrazioni nell’atmosfera da quell’epoca fino ai livelli record di oggi, stabilendo anche la presenza di picchi di CO2 ogni 100’000 anni circa, che corrispondono ai cicli glaciali. Sappiamo però anche, grazie allo studio dei livelli del mare, che in precedenza questi cicli erano più frequenti, a distanza di 40’000 anni l’uno dall’altro.

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Finora è stato possibile ricostruire le concentrazioni di CO2 fino a 800'000 anni fa, con cicli glaciali circa ogni 100'000 anni

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Ora con queste carote di ghiaccio vecchie di 1,2 milioni di anni sarà possibile studiare questa evoluzione tuttora misteriosa. “Se non riusciamo a spiegare il rallentamento dei cicli glaciali, vuol dire che non comprendiamo appieno il sistema climatico – spiega da parte sua Thomas Stocker, professore emerito di climatologia sempre dell’Università di Berna –, ma adesso vogliamo creare dei modelli con le informazioni provenienti dalle carote di ghiaccio più vecchie, e forse potremo delineare il futuro del clima”

Prima bisogna però riportare le carote in Europa, mantenendole a -50 gradi centigradi. Saranno poi analizzate soprattutto proprio all’Università di Berna, pioniera in questo campo. “Con un raggio laser indirizzato sul campione, trasformiamo il ghiaccio direttamente dallo stato solido a quello gassoso. In questo modo si liberano i gas serra presenti, che poi misuriamo accuratamente” aggiunge ancora il professor Fischer.

Le analisi verranno poi confrontate con quelle condotte su altri campioni di ghiaccio prelevati in Antartide da un team australiano. L’obiettivo è chiaro: studiare il clima del passato per capire quello del futuro.

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