Il Senato della California ha approvato una legge che riconosce i diritti dei lavoratori della gig economy (economia dei lavoretti, una delle nuove forme di organizzazione dell'economia digitale). Le aziende dovranno trattate i collaboratori come dipendenti, riconoscendo loro disoccupazione, malattia, pensionamento, orario di lavoro, salari minimi, protezione sindacale. E' una decisione storica, che potrebbe rimodellare il sistema economico basato sullo sfruttamento dei lavoratori più bisognosi, inquadrati finora come indipendenti.
La nuova legge entrerà in vigore il 1 gennaio e inciderà su realtà come Uber o Lyft, che operano attraverso app in grado di mettere in contatto autisti e passeggeri.
Il provvedimento potrebbe aprire la strada a leggi simili in altri Stati USA. Un testo simile è presente nelle agende elettorali di candidati democratici alla Casa Bianca come Bernie Sanders, Elizabeth Warren e Kamala Harris. Sulla questione dello statuto di chi lavora per Uber è acceso il dibattito anche in Svizzera.
AFP/ANSA/M. Ang.