Il Consiglio federale era a conoscenza dell’impiego dell’intelligence svizzera nella vicenda dei famosi CD, contenenti i dati di evasori, acquistati dalle autorità tedesche.
Emergono nuovi dettagli dalla vicenda dello 007 elvetico fermato una settimana fa dalla autorità tedesche. Oggi, giovedì, il portavoce del Governo André Simonazzi ha affermato che fu l’allora ministro della Difesa Ueli Maurer a informare l’Esecutivo. Era il 2011 ed è proprio in quell’anno che la spia iniziò a lavorare, fino al 2014. Non fu però il servizio di attività informative a far partire il tutto, bensì l’Ufficio federale di polizia. Ma la storia intricata non finisce qui: l’agente venne poi arrestato pure in Svizzera con l’accusa opposta: ossia di aver venduto informazioni.
Ambasciatore a Berlino all'oscuro di tutto
L'ambasciatore svizzero a Berlino ai tempi dei fatti, Tim Guldimann, a differenza del Consiglio federale, era all'oscuro dei fatti, come ha dichiarato nel corso della puntata di Modem di venerdì mattina.
RG/AlesS