Segnalazioni per violazioni dell’etica in crescita e record nell’attività antidoping. Il 2023 è stato molto intenso per Swiss Sport Integrity, la fondazione sostenuta dalla Confederazione che si batte contro il doping ma anche contro gli abusi e le violenze in ambito sportivo.
Si tratta del secondo anno di attività di questa fondazione, che ha sostituito Antidoping Svizzera: un aumento era quindi prevedibile. E in 9 casi - per discriminazioni e trasgressioni psicologiche, fisiche e sessuali - sono stati emanati provvedimenti cautelari.
Sono state 374 le segnalazioni giunte al servizio indipendente di segnalazione e indagine; ben 110 in più rispetto all’anno precedente. Un aumento messo in conto da Markus Pfisterer, capo del settore violazioni etiche presso Swiss Sport Integrity. “Siamo al secondo anno e penso che un certo aumento sia normale. Da un lato, ovviamente, perché siamo più conosciuti. Se riesci davvero a dimostrare che qualcosa si muove, le vittime sono motivate a contattarci e, in definitiva, rafforzi la fiducia in noi come organizzazione”.
Tre rapporti relativi ad abusi sono stati inoltrati a Swiss Olympic e 12 rapporti d’inchiesta sono stati trasmessi alla Camera disciplinare dello sport svizzero, che lo scorso anno in 3 casi ha emesso una sentenza. Sono più che raddoppiati, passando da 4 a 9, i casi in cui sono stati emanati provvedimenti cautelari; coinvolti - indica Pfisterer - principalmente dei giovani. I fatti segnalati spaziano da malfunzionamenti di tipo organizzativo a discriminazioni, fino a trasgressioni psicologiche, fisiche e sessuali.
Segnalazioni antidoping in aumento in Svizzera
SEIDISERA 24.04.2024, 18:21
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E’ di ieri la notizia del risarcimento milionario per le ginnaste statunitensi vittime di abusi. Ma in Svizzera non sarebbe possibile, ha spiegato il direttore di Swiss Sport Integrity, Ernst König: “Il pagamento dei risarcimenti non è un tema al momento e non rientra nelle nostre competenze. Ciò che invece è già previsto sono sanzioni pecuniarie per le persone che hanno violato le regole etiche. Ma le usiamo con molta cautela. Siamo del parere che non si tratta di penalizzare finanziariamente le persone, ma di fare in modo che - una volta cambiato atteggiamento - possano poi rientrare nel sistema sportivo dopo una breve pausa”.
Il 2023 è stato un anno record per l’attività antidoping. Sono stati effettuati 2’712 controlli (erano stati 2’329 nel 2022) e rilevate 17 violazioni. Aumentato anche il numero di sostanze proibite confiscate. Un’attenzione che stride con una notizia di pochi giorni fa: 23 nuotatori cinesi, tra loro anche medaglie olimpiche, positivi ai test nel 2021, sono infatti rimasti impuniti. “Per noi è difficile, abbiamo standard molto elevati. Perché lo dettano le regole. Lo facciamo con la convinzione che anche tutti gli altri si atterranno rigorosamente alle regole, la maggior parte lo fa. Questa è la base, la fiducia nel sistema e storie come questa danneggiano questa fiducia”, spiega König.
Il 2023 è stato un anno record anche per quel che riguarda l’attività di prevenzione con formazioni e workshop che hanno raggiunto oltre 6’000 persone attive. Quasi 200’000 le richieste giunte alla banca dati dei medicamenti, un altro record. Ricordiamo che il settore sportivo in Svizzera conta 2 milioni di affiliati.