"Oltre a ridurre le emissioni di gas serra, la Svizzera deve prepararsi ai cambiamenti climatici in modo da ridurre al minimo i rischi". Sono le parole di Marc Chardonnens, direttore dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), rilasciate oggi, lunedì, durante una conferenza stampa a Berna: "Il riscaldamento climatico può soltanto essere limitato, l'adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici riveste un'importanza crescente".
Dall’inizio delle misurazioni nel 1864, si legge in un comunicato, la temperatura media è cresciuta di 2 gradi centigradi: oltre il doppio dell’aumento medio mondiale (0,9 gradi).
Gli effetti sono percettibili: isole di calore nelle città, penurie d’acqua e, come dimostrato dalla frana di Bondo, con lo scioglimento del permafrost i pendii delle valli alpine diventano instabili.
Le conseguenze variano da una regione all’altra; l’UFAM ha quindi elaborato un'analisi dei rischi in collaborazione con 8 cantoni per individuare gli effetti regionali dei cambiamenti climatici. I risultati saranno presentati a fine 2017.
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